Favorita la nomina di Lorenzo Bini Smaghi che dovrà lasciare il board della Bce
PeaceReporter - Dopo quattro mesi di stallo, oggi si porrà fine alla guerra di successione alla Banca d'Italia. Oggi Berlusconi invierà la lettera al Consiglio superiore di palazzo Koch con l'indicazione del successore di Mario Draghi che ieri ha ricevuto le consegne da Jean-Claude Trichet per prendere il timone della Banca centrale europea (Bce). Il Financial Times dà per scontata la nomina di Lorenzo Bini Smaghi per sostituire Draghi alla guida di via Nazionale. L'altro nome in corsa è quello di Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Bankitalia. Sembra invece fuori dalla competizione Vittorio Grilli, sponsorizzato da Umberto Bossi e dal minsitro Giulio Tremonti. Secondo alcuni osservatori potrebbe sempre esserci un elemento sorpresa. Per evitare lotte intestine nel governo e saltare tra un veto incrociato e l'altro, Berlusconi potrebbe scegliere un outsider: si parla di Ignazio Visco e anche di Anna Maria Tarantola, attuale vice direttore generale che gode dell'endorcement del Vaticano.
La legge prevede una procedura lunga per la nomina del governatore. Il Consiglio di Bankitalia esprime un parere obbligatorio ma non vincolante sull'indicazione: il Consiglio dei minsitri procede successivamente alla nomina del governatore che diviene effettiva solo dopo la firma del decreto da parte del presidente della Repubblica.
PeaceReporter - Dopo quattro mesi di stallo, oggi si porrà fine alla guerra di successione alla Banca d'Italia. Oggi Berlusconi invierà la lettera al Consiglio superiore di palazzo Koch con l'indicazione del successore di Mario Draghi che ieri ha ricevuto le consegne da Jean-Claude Trichet per prendere il timone della Banca centrale europea (Bce). Il Financial Times dà per scontata la nomina di Lorenzo Bini Smaghi per sostituire Draghi alla guida di via Nazionale. L'altro nome in corsa è quello di Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Bankitalia. Sembra invece fuori dalla competizione Vittorio Grilli, sponsorizzato da Umberto Bossi e dal minsitro Giulio Tremonti. Secondo alcuni osservatori potrebbe sempre esserci un elemento sorpresa. Per evitare lotte intestine nel governo e saltare tra un veto incrociato e l'altro, Berlusconi potrebbe scegliere un outsider: si parla di Ignazio Visco e anche di Anna Maria Tarantola, attuale vice direttore generale che gode dell'endorcement del Vaticano.
La legge prevede una procedura lunga per la nomina del governatore. Il Consiglio di Bankitalia esprime un parere obbligatorio ma non vincolante sull'indicazione: il Consiglio dei minsitri procede successivamente alla nomina del governatore che diviene effettiva solo dopo la firma del decreto da parte del presidente della Repubblica.
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