venerdì, ottobre 28, 2011
L’incontro tra i Delegati nella Basilica di Santa Maria degli Angeli si è concluso con il discorso del Benedetto XVI

della nostra inviata ad Assisi Monica Cardarelli

A conclusione degli interventi dei Delegati, il Santo Padre ha pronunciato il suo discorso alla Giornata di preghiera per la pace “Pellegrini della verità, pellegrini della pace”. Dopo aver ricordato il precedente incontro di Giovanni Paolo II del 1986, Benedetto XVI si è poi soffermato sui motivi che ancora impediscono una vita di pace riconoscendo che “la libertà è un grande bene. Ma il mondo della libertà si è rivelato in gran parte senza orientamento, e da non pochi la libertà viene fraintesa anche come libertà per la violenza. La discordia assume nuovi e spaventosi volti e la lotta per la pace deve stimolare in modo nuovo tutti noi”.

Il Pontefice si è soffermato sul fatto che le religioni non devono essere prese a pretesto per dividere e quindi non devono essere fonte di violenza. “In modo più sottile, ma sempre crudele, vediamo la religione come causa di violenza anche là dove la violenza viene esercitata da difensori di una religione contro gli altri. I rappresentanti delle religioni convenuti nel 1986 ad Assisi intendevano dire – e noi lo ripetiamo con forza e grande fermezza: questa non è la vera natura della religione. È invece il suo travisamento e contribuisce alla sua distruzione”.

Il Papa ha proseguito affermando però che “come cristiano, vorrei dire a questo punto: sì, nella storia anche in nome della fede cristiana si è fatto ricorso alla violenza. Lo riconosciamo, pieni di vergogna. Ma è assolutamente chiaro che questo è stato un utilizzo abusivo della fede cristiana, in evidente contrasto con la sua vera natura”.

Dopo aver ricordato come la fede sia un dono, Benedetto XVI ha sottolineato la presenza a questo incontro dei non credenti, “persone alle quali non è stato dato il dono del poter credere e che tuttavia cercano la verità, sono alla ricerca di Dio. Persone del genere non affermano semplicemente ‘non esiste alcun Dio’. Esse soffrono a motivo della sua assenza e, cercando il vero e il buono, sono interiormente in cammino verso di Lui. Sono ‘pellegrini della verità, pellegrini della pace’”.

Ed ha concluso spiegando: “Per questo ho appositamente invitato rappresentanti di questo terzo gruppo al nostro incontro ad Assisi, che non raduna solamente rappresentanti di istituzioni religiose. Si tratta piuttosto del ritrovarsi insieme in questo cammino verso la verità, dell’impegno deciso per la dignità dell’uomo e del farsi carico della causa della pace contro ogni specie di violenza distruttrice del diritto. In conclusione, vorrei assicurarvi che la Chiesa cattolica non desisterà dalla lotta contro la violenza e dal suo impegno per la pace nel mondo”.

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