giovedì, ottobre 27, 2011
La politica degli "scambi d'oro". Dopo la vicenda di Gilad Shalit, soldato israeliano rapito oltre cinque anni fa da Hamas, e rilasciato pochi giorni fa grazie aduno scambio con oltre mille detenuti palestinesi, si ripete la storia.

PeaceReporter - Questa volta ad esser liberato è stato Ilan Grapel, giovane con doppia nazionalità israeliana e americana, che era stato sequestrato perché reputato una spia del Mossad. Il ragazzo è stato rilasciato in cambio di venticinque detenuti egiziani condannati per traffico di armi e droga, ma alcuni esponenti politici hanno stavolta criticato la scelta presa dal governo egiziano. Secondo alcune autorità politiche l'Egitto si sarebbe imbattuto in uno scambio poco conviniente, ottenendo solo la scarcerazione di comuni delinquenti.

Ma nell'acordo per il rilascio c'è anche un'altra clausola, sicuramente molto vantaggiosa per il paese egiziano che prevederebbe la fornitura di nuovi F16 americani all'aviazione straniera.

La politica degli "scambi d'oro", oltre al rilascio dei prigionieri, ha sicuramente un altro merito, ed è quello di riallacciare i rapporti compromessi tra paesi in contrasto. Un altro segnale da leggere in quest'ottica è stata la ripresa delle forniture di gas egiziano il 23 ottobre.

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