martedì, ottobre 18, 2011
Condanna unanime e trasversale dei politici alla guerriglia urbana che sabato, nel giorno degli "indignados" italiani, ha devastato Roma. Il commento per Lpl dell'On. Anna Paola Concia

Qualcuno prima o poi dovrà spiegare ai cittadini italiani perché la manifestazione di Roma è stata l'unica in tutto il mondo a sfociare nella violenza e nel vandalismo. Sì, perché il 15 ottobre si è trasformato in una giornata di distruzione soltanto in Italia, mentre a Madrid, New York, Tokyo e persino ad Atene è stata un'occasione per aprire una riflessione importante e necessaria sulle parole d’ordine degli indignados: il futuro dei giovani e lo strapotere della finanza. Le vittime di quella violenza di strada sono state molteplici. Innanzitutto i cittadini romani che hanno dovuto subire passivamente inaccettabili scene di guerriglia e devastazione sotto casa, ma anche le migliaia di persone che volevano manifestare pacificamente e che si sono invece ritrovate in mezzo ai lacrimogeni, e infine le forze dell'ordine, che hanno dovuto affrontare con grande responsabilità l'attacco dei black bloc.

Poteva essere una giornata importante di riflessione e confronto, ma la violenza è arrivata con la sua brutalità ad impedirlo. Ho dedicato gran parte del mio lavoro di parlamentare al contrasto di ogni forma di violenza, a cominciare da quella omofoba e transfobica e non posso che augurarmi che i responsabili di quegli atti di inciviltà vengano assicurati alla giustizia.
Sono anche convinta che sia compito di noi politici non alimentare questo clima rovente, esasperato, frustrante, cercando linguaggi nuovi, che coinvolgano sempre di più ragazze e ragazzi nella ricostruzione del paese. Il nostro dovere, come politici, è immaginare soluzioni nuove, aprendo alla modernità un paese che per troppi anni è stato intrappolato in un immobilismo che ha favorito gli istinti più retrivi e conservatori. Dobbiamo insomma aprire una nuova stagione, per costruire un'Italia diversa, più libera, più civile e più inclusiva. Soltanto così saremo credibili agli occhi dei giovani, per governare, finalmente e per davvero, il cambiamento.

On. Anna Paola Concia – Deputata del Partito Democratico

È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

Per fare tutto ciò che è scritto nell'articoòo occorre bandire tutti quei politici che parlano come scaricatori di porto e non capiscono nulla di politica ma stanno lì bavosi e servili attorno a un capo disinteressato del paese come lui stesso dice "il paese non conta un cazzo". Questo basta a far capire la bassezza del personaggio, ma quando si riflette un po' vengono i brividi.

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