“Le aziende francesi alla conquista della Libia” scrivono alcuni media transalpini allundendo alla visita, oggi nella capitale Tripoli, dei rappresentanti di circa 80 società, piccole e medie imprese ma anche grandi gruppi
AgenziaMisna - Forte dell’appoggio incondizionato agli insorti libici, il governo di Parigi intende aumentare la sua collaborazione con la Libia, dove sono già impiantate una cinquantina di imprese transalpine. Una presenza finora ridotta rispetto a Italia, Cina, Turchia o Russia, che avevano forti legami con il colonnello Muammar Gheddafi. Anche il ministro tedesco dell’Economia si trova oggi in Libia per una visita di due giorni, per valutare l’opportunità di partecipare alla ricostruzione del paese dopo nove mesi di guerra. L’economia libica si sta lentamente riprendendo e, secondo gli esperti, ci vorrà almeno un anno prima di tornare al livello di produzione petrolifera antecedente al conflitto, che era di 1,6 milioni di barili al giorno.
Ma la guerra in Libia non è ancora terminata: le due roccaforti dei fedeli al colonnello Gheddafi, Sirte e Bani Walid, non sono ancora cadute nelle mani dei combattenti del Consiglio nazionale transitorio mentre il controllo del nuovo governo di Tripoli su alcune aree meridionali della Libia non è ancora garantito.
AgenziaMisna - Forte dell’appoggio incondizionato agli insorti libici, il governo di Parigi intende aumentare la sua collaborazione con la Libia, dove sono già impiantate una cinquantina di imprese transalpine. Una presenza finora ridotta rispetto a Italia, Cina, Turchia o Russia, che avevano forti legami con il colonnello Muammar Gheddafi. Anche il ministro tedesco dell’Economia si trova oggi in Libia per una visita di due giorni, per valutare l’opportunità di partecipare alla ricostruzione del paese dopo nove mesi di guerra. L’economia libica si sta lentamente riprendendo e, secondo gli esperti, ci vorrà almeno un anno prima di tornare al livello di produzione petrolifera antecedente al conflitto, che era di 1,6 milioni di barili al giorno.
Ma la guerra in Libia non è ancora terminata: le due roccaforti dei fedeli al colonnello Gheddafi, Sirte e Bani Walid, non sono ancora cadute nelle mani dei combattenti del Consiglio nazionale transitorio mentre il controllo del nuovo governo di Tripoli su alcune aree meridionali della Libia non è ancora garantito.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.