lunedì, ottobre 17, 2011
Sono centinaia gli uomini delle forze di polizia impegnati nell'operazione partita all'alba e che sta interessando tutte le regioni, in risposta agli scontri di sabato a Roma, durante la manifestazione degli Indignati.

Firenze (PeaceReporter). Sei persone che gravitano nell'ambiente anarco-insurrezionalista sono state fermate ieri in Toscana mentre erano di ritorno da Roma, con ogni probabilità dopo aver partecipato alla manifestazione degli 'indignatì. I sei stavano viaggiando su un furgone dentro al quale è stato trovato, spiegano in questura, "materiale utilizzato probabilmente durante gli scontri nel corso della manifestazione di sabato". L'operazione è stata condotta da Digos di Firenze e polizia stradale.

Roma. Perquisizioni sono in corso anche nella provincia di Roma. In particolare la Digos della Questura di Roma ha proceduto al controllo sulla base di primi riscontri emersi dall'attività d'indagine avviata subito dopo gli scontri di piazza di sabato. In merito, continua senza sosta l'acquisizione e l'esame di materiale fotografico e video per l'identificazione di ulteriori soggetti autori degli atti di teppismo e violenza. L'attività è proseguita anche nella giornata di ieri, in concomitanza con l'ulteriore significativo impegno sotto il profilo dell'ordine pubblico legato al Derby.

Milano. Agenti della Digos e carabinieri stanno eseguendo alcune perquisizioni anche a Milano, dove non vi sono stati per ora arresti. Le perquisizioni riguardano, anche qui, esponenti dell'area anarchica. Le perquisizioni a carico di alcuni anarchici milanesi, almeno tre, sono state eseguite sulla scorta dell'articolo 41 del Testo unico leggi di Pubblica sicurezza secondo il quale "gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria, che abbiano notizia, anche per indizio, della esistenza, in qualsiasi luogo pubblico o privato, o in private abitazioni, di armi, munizioni o materiali esplodenti, non denunciate o non consegnate, o comunque abusivamente detenute, procedono immediatamente a perquisione e sequestro". Da quanto si è saputo, però, l'attenzione degli investigatori si sarebbe concentrata, in particolare, su indumenti che potrebbero portare all'identificazione degli autori degli scontri. Una persona è stata portata in caserma dai carabinieri ma solo al fine di sottoscrivere il verbale di sequestro ed è poi tornata a casa.

Palermo. "Questa mattina all'alba agenti dei Ros e dei carabinieri hano pequisito le case di quattro compagni del Centro sociale Vittorio Arrigoni alla ricerca di armi ed esplosivi. Ovviamente le perquisizioni hanno avuto esito negativo. A differenza di quanto annunciato dal sottosegretario all'interno Mantovano sono delle perquisizioni, almeno per quanto riguarda Palermo, che colpiscono nel mucchio alcuni attivisti soltanto perchè militanti dei centri sociali che hanno partecipato alla manifestazione di Roma". Lo sottolinea in una nota il Laboratorio Occupato Vittorio Arrigonì di Palermo. "Un pericoloso precedente in questa città dove non si erano mai viste operazioni di questo tipo per manifestazioni politiche. Vogliamo denunciare questo atteggiamento intimidatorio che cerca di colpire nel mucchio e criminalizzare i centri sociali per i fatti del 15 ottobre - prosegue la nota - I militanti in questione sono disoccupati,studenti e lavoratori giornalmente impegnati nelle lotte contro la crisi e per il miglioramento della qualità della vita nel quartiere Albergheria. Le persone perquisite non sono alieni dal movimento, ma sono tra coloro che hanno organizzato la partenza di tre pullmman da Palermo a Roma".
"Per rispondere collettivamente a questa grave provocazione verso il movimento indiciamo per oggi pomeriggio un'assemblea di Movimento alle ore 17.30 presso il Laboratorio Vittorio Arrigoni", conclude.

Napoli. Una ventina le perquisizioni suibite dai militanti dell'area antagonista napoletana, tutte eseguite dalla polizia all'alba di oggi. Hanno operato i diversi commissariati di zona nel cui territorio risiedono gli attivisti dei centri sociali. Nessun arrestato.

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