L’Unione Africana ha revocato ieri sera la sospensione della Libia come paese membro dell’organismo, riconoscendo il Consiglio nazionale di transizione (Cnt) come nuovo potere di Tripoli all’indomani dell’uccisione del colonnello Muammar Gheddafi.
Radio Vaticana - Secondo il Consiglio per la pace e la sicurezza dell’Unione Africana, il riconoscimento di un governo che ha assunto il potere in modo incostituzionale si spiega con “circostanze straordinarie” e “non pregiudica” i principi e le norme enunciate nella carta fondamentale dell’organismo. La Libia era stata sospesa dall’Unione Africana mesi fa, dopo l’inizio del conflitto armato che da febbraio ha opposto gli ormai ex ribelli del Consiglio nazionale di transizione alle forze di Gheddafi, al potere dal 1969.
Da ieri pomeriggio sull’uccisione del colonnello nella sua città natale di Sirte circolano versioni differenti e prive di conferme. La tesi del Cnt, espressa dal primo ministro Mahmoud Jibril, è che Gheddafi sia stato ucciso da un proiettile che lo ha colpito alla testa durante una sparatoria seguita alla cattura. Da Parigi e Washington sono giunte invece rivelazioni su un bombardamento effettuato da caccia francesi e aerei senza pilota americani che avrebbe permesso di bloccare un presunto tentativo di fuga di Gheddafi. Di certo, nonostante la notte di festa in molte città della Libia e l’atteso annuncio della “liberazione” del paese da parte del Cnt, al colonnello non è stato riconosciuto il diritto a un processo.
Radio Vaticana - Secondo il Consiglio per la pace e la sicurezza dell’Unione Africana, il riconoscimento di un governo che ha assunto il potere in modo incostituzionale si spiega con “circostanze straordinarie” e “non pregiudica” i principi e le norme enunciate nella carta fondamentale dell’organismo. La Libia era stata sospesa dall’Unione Africana mesi fa, dopo l’inizio del conflitto armato che da febbraio ha opposto gli ormai ex ribelli del Consiglio nazionale di transizione alle forze di Gheddafi, al potere dal 1969.
Da ieri pomeriggio sull’uccisione del colonnello nella sua città natale di Sirte circolano versioni differenti e prive di conferme. La tesi del Cnt, espressa dal primo ministro Mahmoud Jibril, è che Gheddafi sia stato ucciso da un proiettile che lo ha colpito alla testa durante una sparatoria seguita alla cattura. Da Parigi e Washington sono giunte invece rivelazioni su un bombardamento effettuato da caccia francesi e aerei senza pilota americani che avrebbe permesso di bloccare un presunto tentativo di fuga di Gheddafi. Di certo, nonostante la notte di festa in molte città della Libia e l’atteso annuncio della “liberazione” del paese da parte del Cnt, al colonnello non è stato riconosciuto il diritto a un processo.
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