Ieri, nella Festa degli Angeli Custodi, Benedetto XVI ha sottolineato, all'Angelus, che “il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell’umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli”. Sull’importanza degli Angeli nella vita dei cristiani e la necessità di una loro “riscoperta”, Alessandro Gisotti ha intervistato don Marcello Stanzione, presidente dell’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo: ascolta.
Radio Vaticana -R. – Benedetto XVI, quand’era cardinale, il 2 ottobre del 1977, parlando degli Angeli Custodi alla radio bavarese, sottolineò che purtroppo si parlava poco o niente degli Angeli. Il cardinale Ratzinger già allora sottolineò che parlare degli Angeli significava sentire la presenza amorosa di Dio in tutto il cosmo e che non si era infantili nel pregare gli Angeli, ma che era una delle caratteristiche più belle della dottrina cattolica. Da tanti anni, mi occupo di diffondere la devozione agli Angeli e con mia grande gioia da alcuni anni sto vedendo che sempre più nelle parrocchie, nei Santuari, nelle Congregazioni religiose, sta rifiorendo di nuovo la devozione agli Angeli custodi e, in modo particolare, l’amore a San Michele.
D. – Tuttavia, Giovanni Paolo I affermò che gli Angeli sono i grandi sconosciuti dei nostri tempi. Eppure troviamo raffigurazioni di Angeli in pubblicità, capi d’abbigliamento… Come affrontare questa distorsione e rimettere, invece, al centro la figura che ritroviamo nelle Sacre Scritture degli Angeli? R. – Purtroppo, negli ultimi 40-50 anni c’è stata una forma subdola di “protestantizzazione” del cattolicesimo per cui si parlava sempre di meno delle anime sante del Purgatorio, per esempio, della devozione alla Madonna, del Santo Rosario e anche, appunto, della devozione ai Santi Angeli. Quando c’è un periodo di vuoto, purtroppo, si inseriscono false ideologie, pseudo-religioni come l’occultismo e la New Age. Per molti anni, infatti, in tutte le librerie laiche ci sono stati e ci sono ancora centinaia di testi sugli Angeli che sono tutti esoterici e quindi il problema è sempre uno: se la Chiesa non fa apostolato, evangelizzazione, non parla degli Angeli, purtroppo parleranno degli Angeli questi "pseudo-mistici", così io li chiamo, ma non saranno più gli Angeli della Bibbia, gli Angeli dei Santi della tradizione del magistero cattolico, saranno gli angeli dell’esoterismo dell’occultismo. Noi come sacerdoti, come catechisti, come vescovi, parliamo anche degli Angeli: io dico sempre che per noi cattolici l’esistenza e l’azione degli Angeli è un dogma di fede. D. – Quanto è importante lo studio, l’approfondimento della conoscenza degli Angeli a partire dalla Bibbia? R. – Gli Angeli, per noi cattolici, sono sempre riferiti a Gesù Cristo perché gli Angeli sono stati creati da Dio e hanno una duplice missione. La missione più importante è quella di adorare la Santissima Trinità: gli Angeli lodano, pregano, esaltano Dio. Poi, una parte piccolissima degli Angeli, appunto gli Angeli Custodi, vengono inviati per assistere gli uomini. Noi spesso dimentichiamo che tutti i grandi Santi avevano la particolare venerazione per l’Angelo della diocesi o all’Angelo della nazione. Gli Angeli non ci proteggono solamente dai pericoli naturali ma soprattutto, come diceva il Papa Pio XII, sono maestri di ascesi e di mistica: cioè, ci accompagnano in questo cammino difficile verso la santità. Come dice San Tommaso d’Aquino, quando una persona è importante riceve dal re una scorta di cavalieri; per Dio siamo tutti importanti, talmente importanti, che ci dà la scorta di un angelo custode. (bf)
Radio Vaticana -R. – Benedetto XVI, quand’era cardinale, il 2 ottobre del 1977, parlando degli Angeli Custodi alla radio bavarese, sottolineò che purtroppo si parlava poco o niente degli Angeli. Il cardinale Ratzinger già allora sottolineò che parlare degli Angeli significava sentire la presenza amorosa di Dio in tutto il cosmo e che non si era infantili nel pregare gli Angeli, ma che era una delle caratteristiche più belle della dottrina cattolica. Da tanti anni, mi occupo di diffondere la devozione agli Angeli e con mia grande gioia da alcuni anni sto vedendo che sempre più nelle parrocchie, nei Santuari, nelle Congregazioni religiose, sta rifiorendo di nuovo la devozione agli Angeli custodi e, in modo particolare, l’amore a San Michele.
D. – Tuttavia, Giovanni Paolo I affermò che gli Angeli sono i grandi sconosciuti dei nostri tempi. Eppure troviamo raffigurazioni di Angeli in pubblicità, capi d’abbigliamento… Come affrontare questa distorsione e rimettere, invece, al centro la figura che ritroviamo nelle Sacre Scritture degli Angeli? R. – Purtroppo, negli ultimi 40-50 anni c’è stata una forma subdola di “protestantizzazione” del cattolicesimo per cui si parlava sempre di meno delle anime sante del Purgatorio, per esempio, della devozione alla Madonna, del Santo Rosario e anche, appunto, della devozione ai Santi Angeli. Quando c’è un periodo di vuoto, purtroppo, si inseriscono false ideologie, pseudo-religioni come l’occultismo e la New Age. Per molti anni, infatti, in tutte le librerie laiche ci sono stati e ci sono ancora centinaia di testi sugli Angeli che sono tutti esoterici e quindi il problema è sempre uno: se la Chiesa non fa apostolato, evangelizzazione, non parla degli Angeli, purtroppo parleranno degli Angeli questi "pseudo-mistici", così io li chiamo, ma non saranno più gli Angeli della Bibbia, gli Angeli dei Santi della tradizione del magistero cattolico, saranno gli angeli dell’esoterismo dell’occultismo. Noi come sacerdoti, come catechisti, come vescovi, parliamo anche degli Angeli: io dico sempre che per noi cattolici l’esistenza e l’azione degli Angeli è un dogma di fede. D. – Quanto è importante lo studio, l’approfondimento della conoscenza degli Angeli a partire dalla Bibbia? R. – Gli Angeli, per noi cattolici, sono sempre riferiti a Gesù Cristo perché gli Angeli sono stati creati da Dio e hanno una duplice missione. La missione più importante è quella di adorare la Santissima Trinità: gli Angeli lodano, pregano, esaltano Dio. Poi, una parte piccolissima degli Angeli, appunto gli Angeli Custodi, vengono inviati per assistere gli uomini. Noi spesso dimentichiamo che tutti i grandi Santi avevano la particolare venerazione per l’Angelo della diocesi o all’Angelo della nazione. Gli Angeli non ci proteggono solamente dai pericoli naturali ma soprattutto, come diceva il Papa Pio XII, sono maestri di ascesi e di mistica: cioè, ci accompagnano in questo cammino difficile verso la santità. Come dice San Tommaso d’Aquino, quando una persona è importante riceve dal re una scorta di cavalieri; per Dio siamo tutti importanti, talmente importanti, che ci dà la scorta di un angelo custode. (bf)
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