Martinez: “Rilanciamo il nostro idealismo cristiano da cittadini e credenti”
Domenica 30 ottobre, alle h. 21.30, presso il Palacongressi di Rimini, si terrà un incontro di Cultura della Pentecoste sul tema “No, non dobbiamo affliggerci come chi non ha speranza (cf 1 TS 4, 13): una speranza che attira – dentro il presente – il futuro” (Spe salvi n. 7)”. Alla tavola rotonda, moderata da Umberto Folena, caporedattore centrale di Avvenire, interverranno: Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS); Maria Voce, presidente dei Focolari; Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli. In sala, saranno presenti, tra gli altri: Raffaele Bonanni, segretario della Cisl; Franco Pasquali, coordinatore di Retinopera; Natale Forlani, portavoce del Forum delle persone e delle associazioni cattoliche del lavoro.
All’appuntamento si ritroveranno, per la prima volta, alcune tra le principali realtà presenti al Forum di Todi per continuare a riflettere sul prosieguo del cammino dopo il dialogo intrapreso lo scorso 17 ottobre. Partendo da alcune espressioni di Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI e del card. Angelo Bagnasco, si discuterà su tematiche di rilevanza sociale per le quali si invoca un nuovo protagonismo del laicato aggregato in forza dei diversi carismi.
L’evento si svolgerà nell’ambito della 35a Conferenza nazionale animatori RnS, in programma da domani pomeriggio fino a martedì 1 novembre, sul tema “Pregate perché la Parola del Signore corra” (cf 2 Ts 3, 1), a cui prenderanno parte oltre quattro mila tra responsabili e animatori del Movimento provenienti da tutta Italia e dai Gruppi italiani presenti in Svizzera e Germania.
«Noi crediamo - ha dichiarato il presidente Martinez - che sia possibile riformare la coscienza sopita ed erronea di tanta gente delusa e impaurita mediante il rilancio dell'idealismo cristiano, in ogni tempo vero e potente agente di trasformazioni, di rinnovamento, di sviluppo. Prima che la politica, è in crisi l'uomo e la sua responsabilità per il prossimo. Ecco perché serve un'iniezione benefica di vita spirituale nelle trame sfibrate della vita sociale del Paese. Abbiamo la responsabilità di proporre una visione alta della vita alle nuove generazioni, unitamente ad una testimonianza credibile di vita nuova per la promozione del bene comune. Abbiamo molto da dire e da dare e vogliamo provare a farlo insieme, enfatizzando i nostri legami di amicizia e valorizzando le ricchezze dei nostri gruppi e comunità. Ci poniamo, ferialmente, con passione di servizio, in ascolto dei bisogni di migliaia di persone che chiedono accoglienza e sostegno, colmando lacune sempre più marcate di chi ha responsabilità politiche. Continueremo ad onorare le nostre comunità ecclesiali con una presenza sul territorio ancora più attenta e incidente, ma non siamo più disposti a concedere deleghe in bianco alla comunità politica, assistendo allo smantellamento dello stato sociale e all'impoverimento dei nostri corpi intermedi. È urgente che Stato e Chiesa trovino nella forza testimoniale delle nostre Associazioni e Movimenti l'occasione per un nuovo dialogo, per una laicità davvero prodiga per la costruzione di un umanesimo a misura d'uomo. Siamo cittadini e credenti e non vogliamo rinunciare al dovere di rendere ragione della nostra speranza».
Domenica 30 ottobre, alle h. 21.30, presso il Palacongressi di Rimini, si terrà un incontro di Cultura della Pentecoste sul tema “No, non dobbiamo affliggerci come chi non ha speranza (cf 1 TS 4, 13): una speranza che attira – dentro il presente – il futuro” (Spe salvi n. 7)”. Alla tavola rotonda, moderata da Umberto Folena, caporedattore centrale di Avvenire, interverranno: Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS); Maria Voce, presidente dei Focolari; Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli. In sala, saranno presenti, tra gli altri: Raffaele Bonanni, segretario della Cisl; Franco Pasquali, coordinatore di Retinopera; Natale Forlani, portavoce del Forum delle persone e delle associazioni cattoliche del lavoro.
All’appuntamento si ritroveranno, per la prima volta, alcune tra le principali realtà presenti al Forum di Todi per continuare a riflettere sul prosieguo del cammino dopo il dialogo intrapreso lo scorso 17 ottobre. Partendo da alcune espressioni di Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI e del card. Angelo Bagnasco, si discuterà su tematiche di rilevanza sociale per le quali si invoca un nuovo protagonismo del laicato aggregato in forza dei diversi carismi.
L’evento si svolgerà nell’ambito della 35a Conferenza nazionale animatori RnS, in programma da domani pomeriggio fino a martedì 1 novembre, sul tema “Pregate perché la Parola del Signore corra” (cf 2 Ts 3, 1), a cui prenderanno parte oltre quattro mila tra responsabili e animatori del Movimento provenienti da tutta Italia e dai Gruppi italiani presenti in Svizzera e Germania.
«Noi crediamo - ha dichiarato il presidente Martinez - che sia possibile riformare la coscienza sopita ed erronea di tanta gente delusa e impaurita mediante il rilancio dell'idealismo cristiano, in ogni tempo vero e potente agente di trasformazioni, di rinnovamento, di sviluppo. Prima che la politica, è in crisi l'uomo e la sua responsabilità per il prossimo. Ecco perché serve un'iniezione benefica di vita spirituale nelle trame sfibrate della vita sociale del Paese. Abbiamo la responsabilità di proporre una visione alta della vita alle nuove generazioni, unitamente ad una testimonianza credibile di vita nuova per la promozione del bene comune. Abbiamo molto da dire e da dare e vogliamo provare a farlo insieme, enfatizzando i nostri legami di amicizia e valorizzando le ricchezze dei nostri gruppi e comunità. Ci poniamo, ferialmente, con passione di servizio, in ascolto dei bisogni di migliaia di persone che chiedono accoglienza e sostegno, colmando lacune sempre più marcate di chi ha responsabilità politiche. Continueremo ad onorare le nostre comunità ecclesiali con una presenza sul territorio ancora più attenta e incidente, ma non siamo più disposti a concedere deleghe in bianco alla comunità politica, assistendo allo smantellamento dello stato sociale e all'impoverimento dei nostri corpi intermedi. È urgente che Stato e Chiesa trovino nella forza testimoniale delle nostre Associazioni e Movimenti l'occasione per un nuovo dialogo, per una laicità davvero prodiga per la costruzione di un umanesimo a misura d'uomo. Siamo cittadini e credenti e non vogliamo rinunciare al dovere di rendere ragione della nostra speranza».
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