Secondo un’intervista del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, pubblicata dalla rivista ‘Profil’, Mosca e Pechino proporranno alle Nazioni Unite una risoluzione sulla Siria “più bilanciata” di quella che era stata proposta nei giorni scorsi dai paesi occidentali e che era stata bloccata dal veto russo-cinese
Agenzia Misna - La bozza di risoluzione condanna le violenze commesse sia dal regime di Damasco sia dall’opposizione. Nell’intervista, Lavrov dice che la bozza conterrà un invito ad Assad “perché continui le riforme già avviate” e sostiene che al di là di questa iniziativa “dobbiamo incoraggiare l’opposizione siriana a sedersi a un tavolo per negoziare e raggiungere un accordo”. La Russia dovrebbe incontrare fra due giorni rappresentanti del Consiglio nazionale siriano, piattaforma politica creata a Istanbul di cui fanno parte diversi gruppi di opposizione.
In un intervento di cui dà notizia ‘Sana’, ieri il presidente siriano Bashar Al Assad ha a sua volta sostenuto che la Siria intende concentrarsi su due punti: le riforme politiche e la risposta agli atti di gruppi armati. “Le aggressioni straniere in Siria – ha detto Assad rivolgendosi a esponenti di governo di paesi latinoamericani – sono diventate più evidenti proprio quando la situazione interna stava migliorando, dal momento che ciò che si vuole non sono le riforme, ma una Siria che paghi il prezzo delle sue posizioni e della sua sfida ai complotti stranieri nella regione”.
Sul fronte degli scontri e delle violenze, almeno 14 civili e 17 uomini delle forze di sicurezza sono rimasti uccisi ieri in diverse zone del paese, in particolare ad Homs, a nord di Damasco. A riferirlo sono fonti vicine all’Osservatorio siriano dei diritti umani, organizzazione dell’opposizione che ha sede in Gran Bretagna. L’agenzia di stampa ‘Sana’ (filogovernativa) ha dato invece evidenza a funerali di militari uccisi e a testimonianze di presunti terroristi, colpevoli di atti “contro l’unità del paese”.
Agenzia Misna - La bozza di risoluzione condanna le violenze commesse sia dal regime di Damasco sia dall’opposizione. Nell’intervista, Lavrov dice che la bozza conterrà un invito ad Assad “perché continui le riforme già avviate” e sostiene che al di là di questa iniziativa “dobbiamo incoraggiare l’opposizione siriana a sedersi a un tavolo per negoziare e raggiungere un accordo”. La Russia dovrebbe incontrare fra due giorni rappresentanti del Consiglio nazionale siriano, piattaforma politica creata a Istanbul di cui fanno parte diversi gruppi di opposizione.
In un intervento di cui dà notizia ‘Sana’, ieri il presidente siriano Bashar Al Assad ha a sua volta sostenuto che la Siria intende concentrarsi su due punti: le riforme politiche e la risposta agli atti di gruppi armati. “Le aggressioni straniere in Siria – ha detto Assad rivolgendosi a esponenti di governo di paesi latinoamericani – sono diventate più evidenti proprio quando la situazione interna stava migliorando, dal momento che ciò che si vuole non sono le riforme, ma una Siria che paghi il prezzo delle sue posizioni e della sua sfida ai complotti stranieri nella regione”.
Sul fronte degli scontri e delle violenze, almeno 14 civili e 17 uomini delle forze di sicurezza sono rimasti uccisi ieri in diverse zone del paese, in particolare ad Homs, a nord di Damasco. A riferirlo sono fonti vicine all’Osservatorio siriano dei diritti umani, organizzazione dell’opposizione che ha sede in Gran Bretagna. L’agenzia di stampa ‘Sana’ (filogovernativa) ha dato invece evidenza a funerali di militari uccisi e a testimonianze di presunti terroristi, colpevoli di atti “contro l’unità del paese”.
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