Dopo il referendum sull'acqua ancora non sono state applicate tutte le normative
PeaceReporter - Denunciati cinque cittadini durante la manifestazione “Staffetta dell'acqua” organizzata da Federutility (federazione che riunisce le aziende di servizi pubblici locali che operano nei settori Energia Elettrica, Gas e Acqua) e tenutasi a Firenze il 29 settembre scorso. I dimostranti sono stati richiamati per aver intralciato l'evento, gridando insulti contro l'ex campione di atletica Pietro Mennea, testimonial della giornata. A rispondere il Comitato Toscano per l'Acqua Pubblica, che si dissocia dall'azione giudiziaria, esprimendo la propria indignazione nei confronti della Federutility e della Publiacqua Spa, la società affidataria, dal 1° gennaio 2002, della gestione del servizio idrico integrato nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo. Nel comunicato si legge: "L'atto di denuncia è esagerato e intimidatorio, volto a scoraggiare le future azioni di protesta contro una manifestazione. In Toscana, come nel resto d'Italia, dobbiamo sorbirci passerelle di politici, manager e personaggi pubblici che si intestano il successo dei referendum invece che procedere al taglio del 7 percento di remunerazione del capitale dalle bollette dell'acqua come richiesto dal secondo quesito referendario."
Il Comitato Toscano sottolinea che se ci si vuole mostrare coerenti rispetto alla legalità non si deve procedere nei confronti degli attivisti, ma bensì imporre alle società che gestiscono il servizio idrico l'attuazione delle leggi vigenti.
PeaceReporter - Denunciati cinque cittadini durante la manifestazione “Staffetta dell'acqua” organizzata da Federutility (federazione che riunisce le aziende di servizi pubblici locali che operano nei settori Energia Elettrica, Gas e Acqua) e tenutasi a Firenze il 29 settembre scorso. I dimostranti sono stati richiamati per aver intralciato l'evento, gridando insulti contro l'ex campione di atletica Pietro Mennea, testimonial della giornata. A rispondere il Comitato Toscano per l'Acqua Pubblica, che si dissocia dall'azione giudiziaria, esprimendo la propria indignazione nei confronti della Federutility e della Publiacqua Spa, la società affidataria, dal 1° gennaio 2002, della gestione del servizio idrico integrato nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo. Nel comunicato si legge: "L'atto di denuncia è esagerato e intimidatorio, volto a scoraggiare le future azioni di protesta contro una manifestazione. In Toscana, come nel resto d'Italia, dobbiamo sorbirci passerelle di politici, manager e personaggi pubblici che si intestano il successo dei referendum invece che procedere al taglio del 7 percento di remunerazione del capitale dalle bollette dell'acqua come richiesto dal secondo quesito referendario."
Il Comitato Toscano sottolinea che se ci si vuole mostrare coerenti rispetto alla legalità non si deve procedere nei confronti degli attivisti, ma bensì imporre alle società che gestiscono il servizio idrico l'attuazione delle leggi vigenti.
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