Incontri con la Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadì, con presentazione in anteprima del libro "Tre donne una sfida" di Marisa Paolucci. Il primo incontro è organizzato da Telefono Rosa a Roma.
«Nei Paesi islamici le donne sono obbligate a portare il velo, e ne sono scontente. In Europa sono obbligate a non portare il velo, e sono scontente. Perché non lasciamo le donne libere di fare ciò che vogliono?». In occasione della Giornata Mondiale per l’Eliminazione delle Violenza sulle Donne l’associazione Telefono Rosa organizza una serie di incontri con la Premio Nobel per la Pace iraniana Shirin Ebadì, prima iraniana e prima donna musulmana a ottenere questo riconoscimento.
Prima della rivoluzione di Khomeini del 1979 Ebadì era una delle poche donne giudice in Iran - Poi decisero che le donne non potevano giudicare un uomo - dice. Oggi fa l’avvocato e la docente universitaria a Teheran.
Durante l’incontro verrà presentato in anteprima il libro che ne racconta la storia: Tre donne una sfida. Da Kabul a Khartoum, la rivoluzione rosa di Shirin Ebadì, Fatima Ahmed, Malalai Joya della giornalista Marisa Paolucci, con prefazione di Silvia Costa, cofondatrice del Telefono Azzurro, patrocinato da Telefono Rosa.
Il libro sarà distribuito in tutte le librerie a partire da gennaio 2011. Tre donne una sfida racconta l’incontro con tre donne musulmane, di generazioni e paesi diversi, ma accomunate dalla sfida di fare della religione islamica una “religione per donne”: Shirin Ebadi, presente all’incontro; Fatima Ahmed Ibrahim, sudanese, è stata la prima donna eletta in un parlamento africano ed è stata presidente della combattiva «Unione delle donne» del suo paese; Malalai Joya, afgana, la più giovane delle tre, è stata parlamentare dal 2003 al 2007, denunciando i «criminali di guerra» che le sedevano accanto.
Marisa Paolucci vive a Roma. È giornalista, autrice di reportage dall’Africa ed esperta di fumetto e satira politica del continente africano. Ha curato Africartoon (Nuova iniziativa editoriale, 2003) e Mafia Cartoon (Ega, 2006). Da anni è impegnata sul tema della condizione femminile e collabora con il Telefono Rosa.
Il Telefono Rosa è un Centro per i Diritti della Donna che ha sede a Roma, Torino, Mantova, Vicenza e Verona. La Sede Associazione Nazionale si trova Viale Mazzini, 73 - 00195 Roma. Tel. 06 / 37518261-2 - Fax. 06 / 37518289
«Nei Paesi islamici le donne sono obbligate a portare il velo, e ne sono scontente. In Europa sono obbligate a non portare il velo, e sono scontente. Perché non lasciamo le donne libere di fare ciò che vogliono?». In occasione della Giornata Mondiale per l’Eliminazione delle Violenza sulle Donne l’associazione Telefono Rosa organizza una serie di incontri con la Premio Nobel per la Pace iraniana Shirin Ebadì, prima iraniana e prima donna musulmana a ottenere questo riconoscimento.
Prima della rivoluzione di Khomeini del 1979 Ebadì era una delle poche donne giudice in Iran - Poi decisero che le donne non potevano giudicare un uomo - dice. Oggi fa l’avvocato e la docente universitaria a Teheran.
Durante l’incontro verrà presentato in anteprima il libro che ne racconta la storia: Tre donne una sfida. Da Kabul a Khartoum, la rivoluzione rosa di Shirin Ebadì, Fatima Ahmed, Malalai Joya della giornalista Marisa Paolucci, con prefazione di Silvia Costa, cofondatrice del Telefono Azzurro, patrocinato da Telefono Rosa.
Il libro sarà distribuito in tutte le librerie a partire da gennaio 2011. Tre donne una sfida racconta l’incontro con tre donne musulmane, di generazioni e paesi diversi, ma accomunate dalla sfida di fare della religione islamica una “religione per donne”: Shirin Ebadi, presente all’incontro; Fatima Ahmed Ibrahim, sudanese, è stata la prima donna eletta in un parlamento africano ed è stata presidente della combattiva «Unione delle donne» del suo paese; Malalai Joya, afgana, la più giovane delle tre, è stata parlamentare dal 2003 al 2007, denunciando i «criminali di guerra» che le sedevano accanto.
Marisa Paolucci vive a Roma. È giornalista, autrice di reportage dall’Africa ed esperta di fumetto e satira politica del continente africano. Ha curato Africartoon (Nuova iniziativa editoriale, 2003) e Mafia Cartoon (Ega, 2006). Da anni è impegnata sul tema della condizione femminile e collabora con il Telefono Rosa.
Il Telefono Rosa è un Centro per i Diritti della Donna che ha sede a Roma, Torino, Mantova, Vicenza e Verona. La Sede Associazione Nazionale si trova Viale Mazzini, 73 - 00195 Roma. Tel. 06 / 37518261-2 - Fax. 06 / 37518289
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