sabato, novembre 05, 2011
Incontro interreligioso a Karachi. L'Arcivescovo: "Siamo troppo cocciuti"


«Siamo ormai troppo testardi e ingabbiati nelle nostre prospettive». L’arcivescovo di Karachi, monsignor Evarist Pinto, ha invitato i pachistani alla riconciliazione durante un incontro di preghiera per la pace, organizzato nei giorni scorsi nella capitale del Sindh. All’evento, promosso dall’associazione giornalistica Karachi Press Club, hanno partecipato cristiani, musulmani ed indù. «Non si può prescindere dal riconoscere che siamo tutti fratelli e sorelle al cospetto di Dio» ha esordito il presule di fronte alla platea interreligiosa, richiamando i fedeli di tutte le confessioni a vivere pacificamente insieme . Le parole dell’arcivescovo sono state riportate da alcuni membri di Aiuto alla Chiesa che Soffre che si trovano in questi giorni in Pakistan e hanno assistito all’Incontro. Alta la partecipazione di esponenti delle comunità indù e musulmana, tra cui perfino alcuni rappresentanti del Jamiat-e-Islami. È la prima volta che il partito fondamentalista prende parte ad un’iniziativa del genere.
Durante il suo intervento, monsignor Pinto ha espresso la sua preoccupazione per il numero crescente di episodi di violenza, verificatisi recentemente in Pakistan e in particolar modo a Karachi. Negli ultimi mesi la città portuale è stata spesso teatro di tensioni etniche e politiche, con un tragico bilancio di oltre 1.300 vittime nel solo 2011. «Per questo noi cristiani ci rivolgiamo a Gesù – ha detto il presule – convinti che il Cristo non porti esclusivamente un messaggio di pace, ma sia Esso stesso la pace».
L’esperienza dell’incontro di preghiera si ripeterà in altre città pachistane. Non è la prima volta che l’arcidiocesi promuove un’iniziativa inedita. A pochi giorni dal Natale 2009 proprio monsignor Pinto inaugurò il primo canale televisivo cattolico pachistano, «Good News Tv». Affidatasi da sempre alla carta stampata per diffondere il suo messaggio, negli ultimi anni la Chiesa cattolica ha trovato nei media elettronici un nuovo mezzo per l’evangelizzazione, l’educazione e la formazione. Una modernizzazione immediatamente sposata dall’arcidiocesi di Karachi che ha lanciato prima «Agahi», il suo settimanale on-line in urdu, e poi l’emittente web. «Good News Tv» trasmette 24 ore su 24 programmi religiosi, di attualità, politica, arte, sport, cultura e svago, diffondendo valori che non trovano spazio su altri canali ad un pubblico di cattolici pachistani – poco più di un milione – ma anche di fedeli che vivono Asia Africa, Oceania e Europa.
Quasi in contemporanea con la Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo, monsignor Pinto ha ricordato il primo incontro ad Assisi nel 1986, quando Giovanni Paolo II aveva «umilmente chinato il capo» insieme ai leader religiosi giunti da tutto il mondo. Oggi, per l’arcivescovo, non è più così facile piegare la testa di fronte a Dio e agli altri perché «siamo diventati troppo cocciuti e per questo rimaniamo intrappolati nei nostri stessi punti di vista».

“Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS), Opera di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, si contraddistingue come l’unica organizzazione che realizza progetti per sostenere la pastorale della Chiesa laddove essa è perseguitata o priva di mezzi per adempiere la sua missione. Nel 2010 ha raccolto oltre 65 milioni di dollari nei 17 Paesi dove è presente con Sedi Nazionali e ha realizzato oltre 5.500 progetti in 153 nazioni.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa