Almeno tre persone sono state uccise oggi dalle forze di sicurezza nel corso delle proteste contro la giunta militare in corso da quattro giorni a piazza Tahrir, al Cairo, mentre secondo i dati diffusi dal ministero della Sanità le vittime della repressione degli ultimi giorni sarebbero almeno 31.

Agenzia Misna - Fonti missionarie riferiscono alla MISNA che il flusso di persone, soprattutto giovani, verso Tahrir, sta riprendendo e la piazza è rimasta comunque occupata per tutta la notte. Le stesse fonti riferiscono che gli scontri si stanno concentrando nell’area del ministero degli Interni e che gli ospedali da campo montati a Tahrir stanno lavorando senza sosta per prestare soccorsi ai feriti.

In segno di solidarietà con i manifestanti, una parte dei candidati alle elezioni parlamentari in programma lunedì ha deciso di sospendere la campagna elettorale ad eccezione, secondo il quotidiano ‘Al Masry Al Youm’, dei Fratelli musulmani che hanno avuto un approccio ambiguo e che ha sollevato non pochi dubbi rispetto alla strategia del movimento riguardo la nuova ‘prova di forza’ della piazza.

Intanto, dopo aver accettato le dimissioni del governo guidato da Essam Sharaf, il Supremo consiglio delle forze armate sta lavorando a una soluzione alternativa che sembra però incontrare diverse difficoltà, in particolare la reticenza di diversi leader politici a guidare un governo pesantemente gravato dalla tutela militare.

A chiedere l’apertura di un’inchiesta sui fatti di Tahrir è stata oggi l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navi Pillay. L’esponente Onu ha condannato l’uso della forza da parte di militari e polizia, chiesto la fine delle violenze e denunciato arresti arbitrari di manifestanti.