La Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana fa gli auguri al senatore Prof. Mario Monti e al suo Governo, nella speranza che si apra per il Paese una stagione nuova.
Roma - Le sfide alle quali l’Italia è chiamata a rispondere sono gravi e urgenti, e richiederanno sacrifici che gli italiani potranno affrontare solo se si sentiranno parte attiva di un impegno condiviso per la rinascita del nostro paese. Occorre tirar fuori il Paese dal baratro nel quale sembra precipitare per rilanciarne la vitalità. Serve un rinnovato e concreto impegno della politica per dare futuro al Paese; per far crescere occupazione; per offrire nuove speranze ai giovani; per garantire lo sviluppo del mezzogiorno,per dare un segnale forte sulla strada della legalità; per promuovere la giustizia sociale. I mali dell’Italia, primi fra tutti la disoccupazione e il precariato, sono anche figli di una diffusa mancanza di giustizia e di solidarietà. In una parola, occorre un’attenzione non distorta al rispetto della persona umana e alla promozione del bene comune.
L’Italia deve ritrovarsi come Paese, e questo comporta l’avvio di un processo di rigenerazione del rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, tra elettori e partiti, tra piazze del malcontento e palazzi della politica.
In questo momento, non possiamo non rivolgere un pensiero grato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per l’intelligenza, la sapienza e l’alto magistero costituzionale con il quale ha svolto il suo ruolo per la positiva soluzione della crisi.
L’Azione Cattolica nella fedeltà alla sua tradizione continuerà ad assicurare il suo contributo alla vita del Paese, nel sostegno alle istituzioni e nell’impegno capillarmente diffuso di formazione delle coscienze alla passione civica e alla responsabilità pubblica.
Roma - Le sfide alle quali l’Italia è chiamata a rispondere sono gravi e urgenti, e richiederanno sacrifici che gli italiani potranno affrontare solo se si sentiranno parte attiva di un impegno condiviso per la rinascita del nostro paese. Occorre tirar fuori il Paese dal baratro nel quale sembra precipitare per rilanciarne la vitalità. Serve un rinnovato e concreto impegno della politica per dare futuro al Paese; per far crescere occupazione; per offrire nuove speranze ai giovani; per garantire lo sviluppo del mezzogiorno,per dare un segnale forte sulla strada della legalità; per promuovere la giustizia sociale. I mali dell’Italia, primi fra tutti la disoccupazione e il precariato, sono anche figli di una diffusa mancanza di giustizia e di solidarietà. In una parola, occorre un’attenzione non distorta al rispetto della persona umana e alla promozione del bene comune.
L’Italia deve ritrovarsi come Paese, e questo comporta l’avvio di un processo di rigenerazione del rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, tra elettori e partiti, tra piazze del malcontento e palazzi della politica.
In questo momento, non possiamo non rivolgere un pensiero grato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per l’intelligenza, la sapienza e l’alto magistero costituzionale con il quale ha svolto il suo ruolo per la positiva soluzione della crisi.
L’Azione Cattolica nella fedeltà alla sua tradizione continuerà ad assicurare il suo contributo alla vita del Paese, nel sostegno alle istituzioni e nell’impegno capillarmente diffuso di formazione delle coscienze alla passione civica e alla responsabilità pubblica.
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