lunedì, novembre 14, 2011
La Merkel rassicura e afferma che l’euro non crollerà

Radio Vaticana - In Italia, giornata decisiva di consultazioni per la formazione di un nuovo governo affidato alla regia del senatore Mario Monti, incaricato ieri dal presidente della Repubblica Napolitano, con il benaugurio dei presidenti del Consiglio dell’Unione Europea Van Rompuy e della Commissione Ue Barroso. Ma si raffreda l’ottimismo per l’apertura in rialzo stamani delle Borse in Asia attribuito all’atteso cambio di leadership in Italia, dopo la Grecia. Le Borse in Europa nel corso della mattina passano infatti dal segno positivo al negativo, mentre aumenta lo spread tra Bund e Btp. Il servizio di Roberta Gisotti. ascolta

Crescita ed equità sociale per vincere la sfida del riscatto e tornare ad essere elemento di forza in Europa: è la ricetta anticrisi annunciata dall’economista Monti dopo l'incontro col capo dello Stato. E Napolitano ha raccomandato alla classe politica: è il momento della prova, no alle recriminazioni o alle rivalse faziose, ad evitare un precipitoso ricorso a elezioni anticipate; “è una fase delicatissima e cruciale”, ha aggiunto stamattina. ''I partiti pensino soprattutto al bene del Paese, quindi si abbassino i toni'', gli ha fatto eco la presidente della Confindustria Marcegaglia. Sono iniziate poco prima delle 11 a Palazzo Giustiniani le consultazioni politiche che proseguiranno domani mattina con le audizioni più complesse del Partito democratico di opposizione e del Popolo della libertà del premier uscente, che ieri in un videomessaggio alla nazione ha detto “non m’arrendo”; attesa anche per i colloqui di Monti oggi pomeriggio con la rappresentanza della Lega e dell’Italia dei Valori. Domani alle 15 saranno invece ascoltate le parti sociali.

Prevale la prudenza nelle Borse europee, in apertura positive poi negative, con Milano che da +2,17 passa a –1,44 mentre lo spread, il differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi prima scende sotto i 450 punti ma poi risale a 485. Chiudono invece in rialzo i listini asiatici, con la Borsa di Tokyo a +1,05. Il Giappone dichiara: continueremo ad aiutare il vecchio continente acquistando nuovi titoli del Fondo salva-Stati, a patto che l'Europa agisca in modo concertato. Stessa richiesta arriva dalla presidente del Fondo monetario internazionale Lagarde per evitare – ha ammonito - una spirale negativa di calo della fiducia, crescita debole e poca occupazione, che dall’Europa potrebbe riflettersi sull’economia americana e mondiale. Intanto la cancelliera tedesca Merkel dichiara al congresso della Cdu a Lipsia: “L'euro è molto più di una moneta…..se crolla l'euro, crolla l'Europa. E questo vogliamo impedirlo”. Alla ‘svolta’ Monti in Italia per formare un governo d’emergenza di unità nazionale sono dedicate oggi le prime pagine delle principali testate internazionali. Ma quale potrà essere l’effetto del governo Monti sulla comunità finanziaria mondiale? Alessandro Guarasci ha sentito l’economista Alberto Quadrio Curzio, vicepresidente dell’Accademia dei Lincei. ascolta

R. – Io credo che il governo Monti possa ridare fiducia ai mercati internazionali, che hanno svolto un ruolo tremendo in questo periodo, e anche all’Unione Europea nel sistema Italia. E poiché, a mio avviso, questi ingredienti di fiducia sono cruciali nel momento presente, ritengo che la nostra situazione dovrebbe migliorare con riferimento ai tassi di interesse sui titoli di Stato.


D. – Secondo lei, però, ci aspetta un’era di nuove tasse e anche forse di tagli allo stato sociale, per raggiungere il pareggio di bilancio?


R. – Le prospettive di finanza pubblica italiane ed in particolare il pareggio di bilancio sono certamente conseguibili in base alle manovre correttive del mese di luglio e del mese di agosto, nonché in seguito alla legge di stabilità approvata. Purtroppo, se i tassi di interesse aumentano, noi finiremmo con il non raggiungere quell’avanzo di bilancio, quindi potrebbe rendersi necessaria un’altra manovra. Tuttavia, direi che un’eventuale manovra debba essere molto ben calibrata per evitare di generare effetti recessivi.


D. – Per evitare nuove crisi di questo tipo, non sarà il caso però di rivedere anche il sistema finanziario mondiale? Insomma, possiamo continuare ad essere schiavi in qualche modo delle speculazioni oppure dei mercati internazionali?


R. – Non c’è il minimo dubbio. La settimana scorsa, nel momento in cui i tassi di interesse italiani hanno superato sui titoli decennali il 7 per cento, la Clearing house - che è sotto il controllo della Banca di Francia - ha drasticamente aumentato il taglio sui depositi dei titoli di Stato per fornire liquidità alle banche. Quella decisione è stata molto negativa per il sistema Italia. Ma più in generale un sistema finanziario in cui i mercati impongono l’agenda agli Stati è davvero preoccupante. (ap)


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