L'Ue ha prolungato fino al 31 marzo 2012 il divieto temporaneo di immissione in Europa di semi e legumi provenienti dall'Egitto. In tal modo fornisce il tempo alle autorità egiziane competenti per presentare ulteriori informazioni e garanzie effettive in merito a misure supplementari di gestione dei rischi.
GreenReport - Con una precedente decisione di esecuzione la Commissione europea ha introdotto il divieto di immissione in libera pratica nell'Unione di semi e legumi provenienti dall'Egitto. Un divieto con scadenza prevista per il 31 ottobre 2011. Questo perché alcuni lotti di semi di finocchio greco importati dall'Egitto sono stati identificati come l'origine di un focolaio nell'Unione del batterio Escherichia coli produttore della tossina Shiga (STEC), sierotipo O104:H4.
Dal 21 al 25 agosto 2011 l'Ufficio alimentare e veterinario della Commissione ha effettuato un'ispezione in Egitto al fine di rintracciare la possibile fonte di infezione dei recenti focolai di Escherichia coli verificatisi nella Germania settentrionale e a Bordeaux, in Francia, e per valutare le condizioni di produzione e trattamento dei semi in Egitto.
Sono stati esaminati i risultati dell'ispezione e delle misure prese dall'Egitto in merito alle carenze nel processo di produzione dei semi destinati al consumo umano che potrebbero essere utilizzati per la germinazione. Da tale ispezione risulta che le misure prese dalle autorità egiziane non sono sufficienti per affrontare i rischi individuati.
Le misure indicate dalle autorità egiziane non forniscono sufficienti garanzie di un impegno attivo nel rendere la produzione conforme ai requisiti definiti dall'Ue. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) dunque adotterà entro fine ottobre 2011 un parere scientifico relativo ai rischi legati al batterio Escherichia coli produttore della tossina Shiga e ad altri batteri patogeni presenti in semi, semi germogliati e germogli, oltre che nel crescione venduto con il seme.
In Europa è il regolamento del 2002 che stabilisce i principi generali da applicare nell'Unione e a livello nazionale in tema di alimenti e mangimi in generale e di sicurezza degli alimenti e dei mangimi in particolare. Esso prevede l'adozione di misure urgenti quando risulti manifesto che alimenti o mangimi importati da un paese terzo possono comportare un grave rischio per la salute umana, per la salute degli animali o per l'ambiente che non possa essere adeguatamente affrontato mediante misure adottate dallo Stato membro o dagli Stati membri interessati.
Mentre il regolamento del 2004 sull'igiene dei prodotti alimentari stabilisce norme generali in materia di igiene degli alimenti. Tali norme includono le prescrizioni in fatto d'igiene cui gli operatori del settore alimentare devono attenersi nella produzione di semi e legumi destinati al consumo umano diretto.
GreenReport - Con una precedente decisione di esecuzione la Commissione europea ha introdotto il divieto di immissione in libera pratica nell'Unione di semi e legumi provenienti dall'Egitto. Un divieto con scadenza prevista per il 31 ottobre 2011. Questo perché alcuni lotti di semi di finocchio greco importati dall'Egitto sono stati identificati come l'origine di un focolaio nell'Unione del batterio Escherichia coli produttore della tossina Shiga (STEC), sierotipo O104:H4.
Dal 21 al 25 agosto 2011 l'Ufficio alimentare e veterinario della Commissione ha effettuato un'ispezione in Egitto al fine di rintracciare la possibile fonte di infezione dei recenti focolai di Escherichia coli verificatisi nella Germania settentrionale e a Bordeaux, in Francia, e per valutare le condizioni di produzione e trattamento dei semi in Egitto.
Sono stati esaminati i risultati dell'ispezione e delle misure prese dall'Egitto in merito alle carenze nel processo di produzione dei semi destinati al consumo umano che potrebbero essere utilizzati per la germinazione. Da tale ispezione risulta che le misure prese dalle autorità egiziane non sono sufficienti per affrontare i rischi individuati.
Le misure indicate dalle autorità egiziane non forniscono sufficienti garanzie di un impegno attivo nel rendere la produzione conforme ai requisiti definiti dall'Ue. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) dunque adotterà entro fine ottobre 2011 un parere scientifico relativo ai rischi legati al batterio Escherichia coli produttore della tossina Shiga e ad altri batteri patogeni presenti in semi, semi germogliati e germogli, oltre che nel crescione venduto con il seme.
In Europa è il regolamento del 2002 che stabilisce i principi generali da applicare nell'Unione e a livello nazionale in tema di alimenti e mangimi in generale e di sicurezza degli alimenti e dei mangimi in particolare. Esso prevede l'adozione di misure urgenti quando risulti manifesto che alimenti o mangimi importati da un paese terzo possono comportare un grave rischio per la salute umana, per la salute degli animali o per l'ambiente che non possa essere adeguatamente affrontato mediante misure adottate dallo Stato membro o dagli Stati membri interessati.
Mentre il regolamento del 2004 sull'igiene dei prodotti alimentari stabilisce norme generali in materia di igiene degli alimenti. Tali norme includono le prescrizioni in fatto d'igiene cui gli operatori del settore alimentare devono attenersi nella produzione di semi e legumi destinati al consumo umano diretto.
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