A ridosso delle rivelazioni del dossier Iaea i possibili provvedimenti che gli Stati internazionali intendono adottare contro l'Iran
PeaceReporter - A margine del dossier rivelato dal rapporto "Iaea" sull'armamento nucleare di Teheran, scattano le prime ipotesi di provvedimento, e l'idea di un'azione militare non è da escludersi. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri inglese, William Hague, nella riunione dei capi della diplomazia dell'Unione Europea a Bruxelles: "Non stiamo chiedendo un'azione militare, ma allo stesso tempo tutte le opzioni devono restare sul tavolo".
Restano comunque aperte vie diplomatiche, tant'è che il ministro britannico ha sottolineato che i commissari europei intendono "accrescere le pressioni legittime e pacifiche" attraverso le sanzioni. Dello stesso avviso sembrerebbe anche il presidente Barack Obama, che al termine dei colloqui con i leader dell'Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation), ha sostenuto che le sanzioni dell'Onu non sono mai state così forti nel tentativo di indebolire l'economia iraniana, ma che comunque non può essere esclusa alcuna opzione.
"Cina e Russia hanno gli stessi obiettivi e credo che coopereremo strettamente su questa questione", ha dichiarato Obama.
Meno velata invece l'opinione espressa dal ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, sostenendo come la strada delle sanzioni contro l'Iran sia ormai esaurita.
PeaceReporter - A margine del dossier rivelato dal rapporto "Iaea" sull'armamento nucleare di Teheran, scattano le prime ipotesi di provvedimento, e l'idea di un'azione militare non è da escludersi. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri inglese, William Hague, nella riunione dei capi della diplomazia dell'Unione Europea a Bruxelles: "Non stiamo chiedendo un'azione militare, ma allo stesso tempo tutte le opzioni devono restare sul tavolo".
Restano comunque aperte vie diplomatiche, tant'è che il ministro britannico ha sottolineato che i commissari europei intendono "accrescere le pressioni legittime e pacifiche" attraverso le sanzioni. Dello stesso avviso sembrerebbe anche il presidente Barack Obama, che al termine dei colloqui con i leader dell'Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation), ha sostenuto che le sanzioni dell'Onu non sono mai state così forti nel tentativo di indebolire l'economia iraniana, ma che comunque non può essere esclusa alcuna opzione.
"Cina e Russia hanno gli stessi obiettivi e credo che coopereremo strettamente su questa questione", ha dichiarato Obama.
Meno velata invece l'opinione espressa dal ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, sostenendo come la strada delle sanzioni contro l'Iran sia ormai esaurita.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.