L'iniziativa è stata presa da 30 locali del capoluogo partenopeo. La prima vittima è stat l'onorevole del Pd Sergio D'Antoni
PeaceReporter - Se il governo tituba nel prendere provvedimenti per tagliare i costi della politica, ci pensa una nota pizzeria di Napoli a decurtare gli stipendi dei parlamentari. Per chi siede a Palazzo Madama e a Montecitorio, la pizza costa 100 euro, che il ristorante devolverà in beneficenza. La prima vittima dell'iniziativa del commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e dello speaker radiofonico Gianni Simeoli è stato il deputato Pd Sergio D'Antoni, il quale aveva ordinato una pizza "salsiccia e friarelli". E alla fine s'è trovato un conto a tre cifre.
"Penso che campagne del genere vanno bene se servono ad alleggerire il clima in un momento così difficile - ha detto D'Antoni dopo aver pagato la pizza -, a patto che non alimentino la generalizzazione, perché così si finisce per fare il gioco di Berlusconi". "I primi 100 euro - ha dichiarato ai giornalisti il titolare del locale, Gino Sorbillo - li donerò ad un centro per il sostegno ai poveri. Mi dispiace per l'onorevole D'Antoni e adesso aspetto il ministro La Russa. Se si presenta gli chiedo 1.000 euro per un pizza perché in piena crisi economica ha acquistato con il suo Ministero 19 Maserati". In tutta la città, sono più di trenta i locali che hanno aderito al progetto, in soli tre giorni.
PeaceReporter - Se il governo tituba nel prendere provvedimenti per tagliare i costi della politica, ci pensa una nota pizzeria di Napoli a decurtare gli stipendi dei parlamentari. Per chi siede a Palazzo Madama e a Montecitorio, la pizza costa 100 euro, che il ristorante devolverà in beneficenza. La prima vittima dell'iniziativa del commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e dello speaker radiofonico Gianni Simeoli è stato il deputato Pd Sergio D'Antoni, il quale aveva ordinato una pizza "salsiccia e friarelli". E alla fine s'è trovato un conto a tre cifre.
"Penso che campagne del genere vanno bene se servono ad alleggerire il clima in un momento così difficile - ha detto D'Antoni dopo aver pagato la pizza -, a patto che non alimentino la generalizzazione, perché così si finisce per fare il gioco di Berlusconi". "I primi 100 euro - ha dichiarato ai giornalisti il titolare del locale, Gino Sorbillo - li donerò ad un centro per il sostegno ai poveri. Mi dispiace per l'onorevole D'Antoni e adesso aspetto il ministro La Russa. Se si presenta gli chiedo 1.000 euro per un pizza perché in piena crisi economica ha acquistato con il suo Ministero 19 Maserati". In tutta la città, sono più di trenta i locali che hanno aderito al progetto, in soli tre giorni.
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È presente 1 commento
... e ci voleva tanto? Viva Napoli!!!
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