Le autorità brasiliane hanno condannato ieri il gigante petrolifero americano Chevron a pagare una multa da 27,78 milioni di dollari per gli sversamenti petroliferi che hanno interessato una vasta area al largo delle coste del sud-est del Brasile, nel campo petrolifero hoffshore ad alta profondità di Frade, nella Bacia de Campos, al largo del litorale di Rio de Janeiro.
GreenReport - Carlos Minc, ministro dell'ambiente dello Stato di Rio de Janeiro, ha detto che «L'ammontare dell'ammenda non è superiore alle norme fissate dall'Ibama (Instituto brasileiro do meio ambiente e dos recursos naturais renováveis, ndr) e quest'ammenda è insufficiente. La metà di questa somma sarebbe destinata a riparare i danni causati all'ambiente dalle fuighe di petrolio. Richiederò un'inchiesta su tutte le installazioni della Chevron così come su tutte le società petrolifere che operano nel nostro Stato. Inoltre, lo Stato di perseguirà davanti alla giustizia la società Chevron per i danni casati agli esseri marini dagli sversamenti di greggio».
Un'indagine è già stata avviata anche dall'ufficio ambiente della polizia federale del Brasile per determinare quali siano le responsabilità della Big Oil statunitense. La Chevon viene anche accusata di aver utilizzato tecniche dannose per l'ambiente (a partire dai disperdenti) per neutralizzare la marea nera. Se questo venisse provato, la multinazionale Usa potrebbe essere esclusa dalle concessioni petrolifere in Brasile per un periodo di 5 anni.Inoltre è stata avviata anche un'inchiesta sulle irregolarità che le autorità brasiliane avrebbero constatato nelle operazioni sulla piattaforma hoffshore in acque profonde della Chevron dove è avvenuto l'incidente.
Secondo la Chevron, la marea nera è stata fermata e resterebbero solo pochi residui. Ma l'Agência nacional do petróleo, gás natural e biocombustíveis del Brasile (Anp) il 20 novembre ha detto che il petrolio continua a fuoriuscire, anche se in quantità ridotta, dai fondali.
Anp, Ibama e Marinha do Brasil (Mb) fanno parte del gruppo di monitoraggio istituito per controllare le misure prese dalla Chevron Brasil Petróleo Ltda.per contenere lo sversamento di petrolio nel Campo di Frade. L'Anp appura le cause dell'incidente, avvenuto durante la perforazione del pozzo 9-FR-50DP-RJS e supervisiona le operazioni di contenimento, l'Ibama controlla le azioni svolte dalla multinazionale per minimizzare i danni all'ambiente, e la Mb si assicura che siano rispettate le norme della sicurezza marittima sulla piattaforma Sedco 706 da dove si è diffusa la marea nera. Per tenere sotto controllo la situazione causata dalle trivellazioni in acque profonde, le tre istituzioni brasiliane utilizzano immagini satellitari, elicotteri e un Rov sottomarino che ha dimostrato che i lavori di tamponamento del pozzo in profondità, iniziati il 15 novembre, stanno dando risultati positivi, con una riduzione sostanziale dello sversamento.
Il 18 novembre un sorvolo di un elicottero dalla Mb, con a bordo tecnici dell'Ibama, ha osservato una diminuzione della marea nera che però era ancora in movimento lontano dalle coste. I tecnici hanno stimato che l'inquinamento petrolifero più grosso sia una macchia lunga 18 km ed estesa su una superficie marina di 11,8 km2, poco meno dei 13 km2 registrati il 14 novembre.
L'Ibama sottolinea che «E' da notare quale sia la caratteristica della fuoriuscita: la maggior parte del petrolio è concentrato nei pressi della sonda, circa un metro sotto la superficie. Quindi, c'è una discrepanza tra le dimensioni della macchia osservata nelle immagini satellitari e osservata nel sorvolo. Nelle immagini del 12 e 14 novembre del satellite RSAT-2 (il più appropriato per analisi di questo tipo), si può vedere che le dimensioni avevano raggiunto il punto massimo di 68 km di lunghezza, con circa 160 km2 di superficie». Stime dell' Anp indicano che il flusso medio di petrolio sversato sarebbe stato tra i 200 e 330 barili/giorno nel periodo 8-15 novembre.
GreenReport - Carlos Minc, ministro dell'ambiente dello Stato di Rio de Janeiro, ha detto che «L'ammontare dell'ammenda non è superiore alle norme fissate dall'Ibama (Instituto brasileiro do meio ambiente e dos recursos naturais renováveis, ndr) e quest'ammenda è insufficiente. La metà di questa somma sarebbe destinata a riparare i danni causati all'ambiente dalle fuighe di petrolio. Richiederò un'inchiesta su tutte le installazioni della Chevron così come su tutte le società petrolifere che operano nel nostro Stato. Inoltre, lo Stato di perseguirà davanti alla giustizia la società Chevron per i danni casati agli esseri marini dagli sversamenti di greggio».
Un'indagine è già stata avviata anche dall'ufficio ambiente della polizia federale del Brasile per determinare quali siano le responsabilità della Big Oil statunitense. La Chevon viene anche accusata di aver utilizzato tecniche dannose per l'ambiente (a partire dai disperdenti) per neutralizzare la marea nera. Se questo venisse provato, la multinazionale Usa potrebbe essere esclusa dalle concessioni petrolifere in Brasile per un periodo di 5 anni.Inoltre è stata avviata anche un'inchiesta sulle irregolarità che le autorità brasiliane avrebbero constatato nelle operazioni sulla piattaforma hoffshore in acque profonde della Chevron dove è avvenuto l'incidente.
Secondo la Chevron, la marea nera è stata fermata e resterebbero solo pochi residui. Ma l'Agência nacional do petróleo, gás natural e biocombustíveis del Brasile (Anp) il 20 novembre ha detto che il petrolio continua a fuoriuscire, anche se in quantità ridotta, dai fondali.
Anp, Ibama e Marinha do Brasil (Mb) fanno parte del gruppo di monitoraggio istituito per controllare le misure prese dalla Chevron Brasil Petróleo Ltda.per contenere lo sversamento di petrolio nel Campo di Frade. L'Anp appura le cause dell'incidente, avvenuto durante la perforazione del pozzo 9-FR-50DP-RJS e supervisiona le operazioni di contenimento, l'Ibama controlla le azioni svolte dalla multinazionale per minimizzare i danni all'ambiente, e la Mb si assicura che siano rispettate le norme della sicurezza marittima sulla piattaforma Sedco 706 da dove si è diffusa la marea nera. Per tenere sotto controllo la situazione causata dalle trivellazioni in acque profonde, le tre istituzioni brasiliane utilizzano immagini satellitari, elicotteri e un Rov sottomarino che ha dimostrato che i lavori di tamponamento del pozzo in profondità, iniziati il 15 novembre, stanno dando risultati positivi, con una riduzione sostanziale dello sversamento.
Il 18 novembre un sorvolo di un elicottero dalla Mb, con a bordo tecnici dell'Ibama, ha osservato una diminuzione della marea nera che però era ancora in movimento lontano dalle coste. I tecnici hanno stimato che l'inquinamento petrolifero più grosso sia una macchia lunga 18 km ed estesa su una superficie marina di 11,8 km2, poco meno dei 13 km2 registrati il 14 novembre.
L'Ibama sottolinea che «E' da notare quale sia la caratteristica della fuoriuscita: la maggior parte del petrolio è concentrato nei pressi della sonda, circa un metro sotto la superficie. Quindi, c'è una discrepanza tra le dimensioni della macchia osservata nelle immagini satellitari e osservata nel sorvolo. Nelle immagini del 12 e 14 novembre del satellite RSAT-2 (il più appropriato per analisi di questo tipo), si può vedere che le dimensioni avevano raggiunto il punto massimo di 68 km di lunghezza, con circa 160 km2 di superficie». Stime dell' Anp indicano che il flusso medio di petrolio sversato sarebbe stato tra i 200 e 330 barili/giorno nel periodo 8-15 novembre.
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