Sembra che un'esecuzione in Oregon, negli Stati Uniti, stia per essere fissata per il 6 dicembre. Sarebbe la prima nello stato dal 1997 e la terza dal 1962. Sussistono dei dubbi sulle facoltà mentali del condannato a morte, che ha rinunciato a presentare appello contro la sentenza.
AmnestyInternational - L'Oregon ha eseguito due condanne a morte da quando la pena capitale è stata reintrodotta negli Stati Uniti nel 1977: una nel 1996 e l'altra nel 1997. In entrambi i casi, i detenuti avevano scelto di non presentare appello contro le loro condanne. Ora Gary Haugen, 49 anni, dopo aver rinunciato all'appello, aspetta la comunicazione della data dell'esecuzione, che dovrebbe essere il 6 dicembre. Gary Haugen e Jason Van Brumwell sono stati condannati a morte nel 2007 per l'omicidio di David Polin, avvenuto nel 2003 nel penitenziario dello stato dell'Oregon. Al momento del reato, Gary Haugen stava scontando una condanna all'ergastolo, emessa nel 1981, per aver assassinato la madre della sua ex fidanzata, l'anno prima.
All'inizio di quest'anno, una neuropsichiatra, ingaggiata dagli avvocati di allora di Gary, ha valutato che il detenuto era affetto da "disturbi deliranti che lo rendono non idoneo a essere messo a morte". Secondo la dottoressa Muriel Lezak, anche se Gary Haugen ha "piena consapevolezza" della sua imminente esecuzione e del motivo della condanna, non ha la piena comprensione razionale di cosa rappresentino il crimine e la sua punizione. Ha notato, inoltre, che soffre di deficit di attenzione e di disturbi di apprendimento e della memoria, dovuti a traumi cranici.
Tuttavia, a maggio, durante un'udienza di una giuria, un giudice ha accolto la richiesta di Gary Haugen di licenziare i suoi avvocati; questi non sono stati autorizzati a presentare la prova relativa alla sua idoneità, sul piano giuridico, a essere messo a morte. Nel corso di un'udienza successiva, disposta dal Corte suprema dello stato, lo stesso giudice ha accolto la richiesta di Haugen di non presentare la valutazione della dottoressa Lezak. Invece, l'unica persona che ha potuto testimoniare è stato un medico, richiesto dall'accusa, le cui constatazioni scritte non sono state rese pubbliche. Il giudice ha ritenuto che Gary Haugen potesse rinunciare a presentare appello e che era idoneo, sul piano giuridico, a essere messo a morte. Il giudice non ha ancora firmato l'ordine di esecuzione, ma dovrebbe farlo a metà novembre e fissare la data di esecuzione per il 6 dicembre. Gli avvocati dell'organizzazione non governativa Oregon Capitale Resource Center hanno chiesto alla Corte suprema dello stato di convocare un'altra udienza per stabilire le condizioni di salute mentale di Haugen e determinare dunque la sua idoneità, sul piano giuridico, a essere messo a morte, sostenendo che consentire "a un detenuto di scegliersi la sentenza introduce un'incomprensibile arbitrarietà nel sistema della pena capitale" e che permettendo "a una persona accusata di un reato capitale, che chiaramente non è idoneo a essere messo a morte, di escludere le prove della sua inidoneità", l'Oregon rischia di procedere a un'esecuzione proibita dalla sua costituzione.
AmnestyInternational - L'Oregon ha eseguito due condanne a morte da quando la pena capitale è stata reintrodotta negli Stati Uniti nel 1977: una nel 1996 e l'altra nel 1997. In entrambi i casi, i detenuti avevano scelto di non presentare appello contro le loro condanne. Ora Gary Haugen, 49 anni, dopo aver rinunciato all'appello, aspetta la comunicazione della data dell'esecuzione, che dovrebbe essere il 6 dicembre. Gary Haugen e Jason Van Brumwell sono stati condannati a morte nel 2007 per l'omicidio di David Polin, avvenuto nel 2003 nel penitenziario dello stato dell'Oregon. Al momento del reato, Gary Haugen stava scontando una condanna all'ergastolo, emessa nel 1981, per aver assassinato la madre della sua ex fidanzata, l'anno prima.
All'inizio di quest'anno, una neuropsichiatra, ingaggiata dagli avvocati di allora di Gary, ha valutato che il detenuto era affetto da "disturbi deliranti che lo rendono non idoneo a essere messo a morte". Secondo la dottoressa Muriel Lezak, anche se Gary Haugen ha "piena consapevolezza" della sua imminente esecuzione e del motivo della condanna, non ha la piena comprensione razionale di cosa rappresentino il crimine e la sua punizione. Ha notato, inoltre, che soffre di deficit di attenzione e di disturbi di apprendimento e della memoria, dovuti a traumi cranici.
Tuttavia, a maggio, durante un'udienza di una giuria, un giudice ha accolto la richiesta di Gary Haugen di licenziare i suoi avvocati; questi non sono stati autorizzati a presentare la prova relativa alla sua idoneità, sul piano giuridico, a essere messo a morte. Nel corso di un'udienza successiva, disposta dal Corte suprema dello stato, lo stesso giudice ha accolto la richiesta di Haugen di non presentare la valutazione della dottoressa Lezak. Invece, l'unica persona che ha potuto testimoniare è stato un medico, richiesto dall'accusa, le cui constatazioni scritte non sono state rese pubbliche. Il giudice ha ritenuto che Gary Haugen potesse rinunciare a presentare appello e che era idoneo, sul piano giuridico, a essere messo a morte. Il giudice non ha ancora firmato l'ordine di esecuzione, ma dovrebbe farlo a metà novembre e fissare la data di esecuzione per il 6 dicembre. Gli avvocati dell'organizzazione non governativa Oregon Capitale Resource Center hanno chiesto alla Corte suprema dello stato di convocare un'altra udienza per stabilire le condizioni di salute mentale di Haugen e determinare dunque la sua idoneità, sul piano giuridico, a essere messo a morte, sostenendo che consentire "a un detenuto di scegliersi la sentenza introduce un'incomprensibile arbitrarietà nel sistema della pena capitale" e che permettendo "a una persona accusata di un reato capitale, che chiaramente non è idoneo a essere messo a morte, di escludere le prove della sua inidoneità", l'Oregon rischia di procedere a un'esecuzione proibita dalla sua costituzione.
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