lunedì, novembre 21, 2011
Avanzate tecnologie e sofisticate vernici erano gli strumenti di lavoro dei falsari

di Paola Bisconti

Clamorosa operazione quella messa in atto dalla Guardia di Finanza di Napoli, che ha smantellato un’organizzazione specializzata nella creazione illecita di permessi di soggiorno falsi e marche da bollo. A Pozzuoli, in un locale di 60 metri quadrati, il titolare dell’attività M.A., 35 anni, è stato colto in flagrante mentre era intento alla realizzazione dei documenti contraffatti. Utilizzando avanzate tecnologie e sofisticate vernici sensibili ai raggi UVA, l’abile falsario otteneva un risultato impeccabile. La perfetta somiglianza rendeva i permessi di soggiorno identici ai prodotti dell’istituto poligrafico della Zecca dello Stato.

Complici dell’eclatante azione sono F.R., 58 anni di Castel Volturno, e G.P., 33 anni di Pozzuoli: il primo ricopriva il ruolo di committente dei falsi permessi mentre il secondo svolgeva il compito di intermediario ed era impiegato presso l’ufficio postale di Pozzuoli, da dove aveva sottratto 4 scatole contenenti 35 kg di posta che non aveva mai consegnato ai destinatari. La perquisizione presso la sua abitazione ha permesso di ritrovare il materiale postale e di rinvenire altri permessi di soggiorno e 140 marche da bollo falsificate. Ad aggravare la sua situazione anche l’accusa di sottrazione e soppressione di corrispondenza.

Ai tre artefici del piano era stata affidata una commessa di 20.000 esemplari dal valore di 100 milioni di euro: ogni permesso era venduto al prezzo di 5mila euro ai numerosi immigrati extracomunitari delle province di Caserta e Napoli. La tempestività delle Fiamme Gialle ha consentito di bloccare la fiorente produzione di 4.000 permessi sequestrandone altri 3.688, di cui 1.282 completi e 2.406 in lavorazione. Confiscati anche sette clichè su lastre di alluminio, 4 macchinari litografici e diversi barattoli di vernice.

Sono presenti 2 commenti

Antonio ha detto...

è bene che ognuno torni a casa propria. Riempire l'Italia di disperati non risolve il problema, considerata l'altissima natalità in Africa. Non possono continuare a far figli e poi mandarli in massa in UE a farsi mantenere con sussidi gratis, stato sociale a scroc ecc ecc. Devono imparare a lavorare la loro terra (col nostro aiuto) e crescere in casa loro. Trasbordare tutti in Europa è un suicidio,non ci sono risorse per tutti...mentre l'Africa rimane sottosfruttata.

Anonimo ha detto...

Buon giorno. Lei ha non cento ma mille ragioni!
Ognuno rimanga dove è nato. E' possibile migrare ma non stanziare come dice bene lei. Pensi che qualcuno dei cervelloni a Roma vorrebbe dare pure la cittadinanza a loro per evitare che non si sentano emarginati. Ai clochard nostrani, se non ci pensa la Caritas, vedi articolo di oggi, o i volontari quando addirittura ENEL o MILAN calcio, non ci pensano. Chi, per le condizioni in cui ci hanno portato i politici, ha perduto il lavoro e la casa non si sente affatto emarginato. Finiamola con falso buonismo!

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