Cortei e manifestazioni in sessanta città italiane per denunciare le condizioni in cui versa l'istruzione pubblica e per ricordare al nuovo governo che la scuola è una priorità
PeaceReporter - In piazza per denunciare ancora una volta le condizioni disastrose in cui versa l'istruzione pubblica. Sono tornati a protestare gli studenti italiani e lo hanno fatto organizzando manifestazioni e cortei in una sessantina di città, da Milano a Palermo, da Padova a Benevento, per celebrare la giornata mondiale dello studente. A Milano, Torino, Roma e Palermo si sono registrati incidenti e scontri tra gruppi di studenti e con le forze dell'ordine.
A Milano, dove dal corteo sono partiti slogan anche "contro il governo delle banche" e si sono verificati disordini in piazza Cairoli, e lanci di uova contro la sede dell'università Cattolica; la polizia ha caricato i manifestanti per impedire che raggiungessero la Bocconi. Secondo gli organizzatori, in piazza c'erano 140 mila studenti.
Scontri anche a Palermo, dove collettivi e reti studentesche hanno occupato la zone del centro della città tra il teatro Massimo e piazza Politeama. Gli studenti del Coordinamento Medi, in particolare, hanno di fatto preso il controllo della protesta, sfilando lungo la strada che porta dal centro alla stazione, percorrendola contromano e affrontando più volte lo schieramento di polizia che monitorava il corteo.
Scontri anche a Torino dove si sono registrati quattro feriti. Qui a creare i problemi sono stati i collettivi studenteschi più vicini ai centri sociali. Centinaia di studenti universitari hanno sfilato a Parma, un migliaio invece le persone che sono scese in piazza a Bari. A Roma, la manifestazione non autorizzata ha visto sfilare insieme gli studenti di diversi licei della capitale, da viale Giulio Cesare alla Sapienza. All'altezza del Senato c'è stato un lancio di uova contro i poliziotti disposti a protezione del palazzo.
PeaceReporter - In piazza per denunciare ancora una volta le condizioni disastrose in cui versa l'istruzione pubblica. Sono tornati a protestare gli studenti italiani e lo hanno fatto organizzando manifestazioni e cortei in una sessantina di città, da Milano a Palermo, da Padova a Benevento, per celebrare la giornata mondiale dello studente. A Milano, Torino, Roma e Palermo si sono registrati incidenti e scontri tra gruppi di studenti e con le forze dell'ordine.
A Milano, dove dal corteo sono partiti slogan anche "contro il governo delle banche" e si sono verificati disordini in piazza Cairoli, e lanci di uova contro la sede dell'università Cattolica; la polizia ha caricato i manifestanti per impedire che raggiungessero la Bocconi. Secondo gli organizzatori, in piazza c'erano 140 mila studenti.
Scontri anche a Palermo, dove collettivi e reti studentesche hanno occupato la zone del centro della città tra il teatro Massimo e piazza Politeama. Gli studenti del Coordinamento Medi, in particolare, hanno di fatto preso il controllo della protesta, sfilando lungo la strada che porta dal centro alla stazione, percorrendola contromano e affrontando più volte lo schieramento di polizia che monitorava il corteo.
Scontri anche a Torino dove si sono registrati quattro feriti. Qui a creare i problemi sono stati i collettivi studenteschi più vicini ai centri sociali. Centinaia di studenti universitari hanno sfilato a Parma, un migliaio invece le persone che sono scese in piazza a Bari. A Roma, la manifestazione non autorizzata ha visto sfilare insieme gli studenti di diversi licei della capitale, da viale Giulio Cesare alla Sapienza. All'altezza del Senato c'è stato un lancio di uova contro i poliziotti disposti a protezione del palazzo.
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