Ecco il consueto appuntamento col teatrino della politica italiana e internazionale del nostro Silvio Foini
di Silvio Foini
Ragazzi ci siamo: capolinea, si scende. Alla fine siamo arrivati a destinazione, il viaggio è finito. Di giorno in giorno, un puntino qui, un puntino là, ci hanno rosicchiato la suola delle scarpe e noi non possiamo più camminare. Però adesso prestano i soldi a Monti per salvare un’Italia che non so davvero quanto desideri essere salvata se il prezzo da pagare è insopportabile quale, pare, sarà. Insopportabile sì, poiché coloro che dovranno mettere mano ad un portafoglio consunto che mostra la tela siamo noi, il popolino delle partite iva, dei pensionati e degli operai. Lo volete capire che non possiamo sempre pagare noi? Non ne abbiamo più di questi stramaledetti euro. Non so se ci convenga di più andare a fondo con dignità oppure morire di fame.
Antonio Socci oggi ha fatto una magistrale analisi su quella che fu l’infausta nascita dell’€uro. Vi consiglio di andare a leggerla per vedere e capire chi volle questa moneta unica e perché. Certamente non noi italiani. Ci spillarono pure 100.000 lire per farci entrare. Adesso, su questo articolo di Socci alcuni nostri lettori hanno postato commenti interessanti e chiaramente esplicativi su come sia mutato il pensiero riguardo ai benefici che questo mostro divoratore avrebbe regalato agli Italioti (così siamo giudicati fuor dei confini da alcuni “cagnoni”). E anche sulla nostra rubrica aperta a voi lettori, “Euro o Lira, chi offre di più?”, ci avete inviato svariate opinioni. Tante teste, tante opinioni, ma al di sotto di queste si coglie comunque un serpeggiante malcontento. Come darvi torto? Soluzioni ce ne sarebbero tante ma non spetta a noi proporle. Magari suggerirle? Nemmeno. Passeremmo per ciò che non siamo. I grandi economisti sono al lavoro. Ho timore per quel che estrarranno dal cappello. Sicuramente non un grazioso coniglietto.
Chissà se potremo permetterci per il Santo Natale un regalino piccolo piccolo ai figli e agli eventuali nipotini. Basterà poi per tutta la famiglia un panettoncino da 750gr. anche se ad ognuno toccherà una fettina sottilissima? Sono dubbioso al riguardo: le bollette energetiche avranno bisogno delle nostre calorie e dei nostri familiari brindisi augurali? Ci stanno aspettando al varco. Le tasse poi affilano i coltelli!
Il 2012 davvero segnerà la fine di tutto, come profetizzato da certi corvacci neri che dal lontano passato lo gracchiano a gran voce? A questo punto, io scettico assoluto fin qualche tempo fa, comincio a crederci.
Cari governanti che non cavavate un ragno dal buco, perché non aver indetto un bel referendum ed ascoltato cosa vi potevano suggerire coloro che tirano la carretta ed hanno i calli sulle mani e non sulle natiche, coloro di cui vi riempite sempre la bocca chiamandolo popolo? Certo, ci vuole coraggio anche per questo! Siete italiani anche voi se non erro. Possibile non ve ne freghi niente di noi che pur vi paghiamo profumatamente per stare dove state? Non udite più quell’antico, storico grido di dolore che si leva dalla Patria? Sapete ancora, o meglio, vi ricordate cosa sia la Patria? Quella vera, non quella delle corone (pagate da noi ovviamente) con cui andate compunti ad aggiustare i nastri tricolori nelle ricorrenze storiche. Non vi impressionano quei fieri sguardi che i Padri della Patria vi indirizzano in un muto rimprovero dai loro occhi di pietra o di bronzo?
Un’ultima cosa: non prendiamocela con il povero Monti, non c’entra nulla. Ha solo raccolto una patata bollente passatagli da una classe politica tutta versata solo a far cadere l’avversario, il nemico, con qualunque mezzo. Son furbi lorsignori!
Fino a tanto che glielo permetteremo, lo ricordino bene…
di Silvio Foini
Ragazzi ci siamo: capolinea, si scende. Alla fine siamo arrivati a destinazione, il viaggio è finito. Di giorno in giorno, un puntino qui, un puntino là, ci hanno rosicchiato la suola delle scarpe e noi non possiamo più camminare. Però adesso prestano i soldi a Monti per salvare un’Italia che non so davvero quanto desideri essere salvata se il prezzo da pagare è insopportabile quale, pare, sarà. Insopportabile sì, poiché coloro che dovranno mettere mano ad un portafoglio consunto che mostra la tela siamo noi, il popolino delle partite iva, dei pensionati e degli operai. Lo volete capire che non possiamo sempre pagare noi? Non ne abbiamo più di questi stramaledetti euro. Non so se ci convenga di più andare a fondo con dignità oppure morire di fame.
Antonio Socci oggi ha fatto una magistrale analisi su quella che fu l’infausta nascita dell’€uro. Vi consiglio di andare a leggerla per vedere e capire chi volle questa moneta unica e perché. Certamente non noi italiani. Ci spillarono pure 100.000 lire per farci entrare. Adesso, su questo articolo di Socci alcuni nostri lettori hanno postato commenti interessanti e chiaramente esplicativi su come sia mutato il pensiero riguardo ai benefici che questo mostro divoratore avrebbe regalato agli Italioti (così siamo giudicati fuor dei confini da alcuni “cagnoni”). E anche sulla nostra rubrica aperta a voi lettori, “Euro o Lira, chi offre di più?”, ci avete inviato svariate opinioni. Tante teste, tante opinioni, ma al di sotto di queste si coglie comunque un serpeggiante malcontento. Come darvi torto? Soluzioni ce ne sarebbero tante ma non spetta a noi proporle. Magari suggerirle? Nemmeno. Passeremmo per ciò che non siamo. I grandi economisti sono al lavoro. Ho timore per quel che estrarranno dal cappello. Sicuramente non un grazioso coniglietto.
Chissà se potremo permetterci per il Santo Natale un regalino piccolo piccolo ai figli e agli eventuali nipotini. Basterà poi per tutta la famiglia un panettoncino da 750gr. anche se ad ognuno toccherà una fettina sottilissima? Sono dubbioso al riguardo: le bollette energetiche avranno bisogno delle nostre calorie e dei nostri familiari brindisi augurali? Ci stanno aspettando al varco. Le tasse poi affilano i coltelli!
Il 2012 davvero segnerà la fine di tutto, come profetizzato da certi corvacci neri che dal lontano passato lo gracchiano a gran voce? A questo punto, io scettico assoluto fin qualche tempo fa, comincio a crederci.
Cari governanti che non cavavate un ragno dal buco, perché non aver indetto un bel referendum ed ascoltato cosa vi potevano suggerire coloro che tirano la carretta ed hanno i calli sulle mani e non sulle natiche, coloro di cui vi riempite sempre la bocca chiamandolo popolo? Certo, ci vuole coraggio anche per questo! Siete italiani anche voi se non erro. Possibile non ve ne freghi niente di noi che pur vi paghiamo profumatamente per stare dove state? Non udite più quell’antico, storico grido di dolore che si leva dalla Patria? Sapete ancora, o meglio, vi ricordate cosa sia la Patria? Quella vera, non quella delle corone (pagate da noi ovviamente) con cui andate compunti ad aggiustare i nastri tricolori nelle ricorrenze storiche. Non vi impressionano quei fieri sguardi che i Padri della Patria vi indirizzano in un muto rimprovero dai loro occhi di pietra o di bronzo?
Un’ultima cosa: non prendiamocela con il povero Monti, non c’entra nulla. Ha solo raccolto una patata bollente passatagli da una classe politica tutta versata solo a far cadere l’avversario, il nemico, con qualunque mezzo. Son furbi lorsignori!
Fino a tanto che glielo permetteremo, lo ricordino bene…
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Sono presenti 5 commenti
E'proprio così, ormai siamo a fondo,ma con un buon salvagente torneremo a galla e...punto e a capo. Ho fiducia in Monti che non parla mai a sproposito,ma solo per dire il giusto.
Concordo davvero. Ce la faremo...
se vi rifate al Governo Berlusconi circa la crisi europea i casi sono due o non conoscete le origini di essa e ciò mi sembra assurdo o lo fate in maLE FEDE PER CARPIRE LA BUONA FEDE DELLA GENTEPerchè voi sapete benissimo che la crisi viene da molto lontano a partire dalle banche americane.....
Non capisco cosa centra la buonafede e la malafede, non si tratta di vedere da dove arriva la crisi ma di vedere al dilà della crisi stessa, e, trovare una soluzione che salvi tutti i paesi come stanno facendo oggi al Parlamento europeo e ,in casa nostra, il governo Monti.
Dio ci salverà
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