Con un chirografo in latino firmato personalmente, Benedetto XVI ha elevato l’Opera cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre a Fondazione di diritto pontificio
Il Santo Padre ha posto la sede della neo nata Fondazione nello Stato della Città del Vaticano, lasciando l’ufficio internazionale a Königstein in Germania. Il Pontefice ha affidato la Presidenza della Fondazione al cardinale Mauro Piacenza, Prefetto della Congregazione per il Clero, il quale ha a sua volta nominato Johannes Freiherr Heereman von Zuydtwyck Presidente Esecutivo. Heereman, che per trenta anni è stato prima Segretario Generale e poi Presidente Esecutivo dell’Ordine di Malta in Germania, ha iniziato il suo incarico 1 dicembre 2011.
Al Reverendo Martin Barta, membro dell’Associazione clericale “Opera di Gesù Sommo Sacerdote”, spetta invece il compito di Assistente Ecclesiastico dell’Opera.
Nel chirografo, Benedetto XVI ricorda i meriti decennali di Aiuto alla Chiesa che Soffre, da sessantacinque anni al fianco della Chiesa, ovunque la mancanza di mezzi economici o la violazione della libertà religiosa, ne rendano difficile o impossibile la missione evangelizzatrice.
L’Opera – un tempo «Ostpriesterhilfe» Aiuto ai sacerdoti dell’Est – nasce nel 1947 quando padre Werenfried van Straaten, ispirato da un appello di papa Pio XII, inizia a persuadere i belgi ad aiutare i sedici milioni di sfollati tedeschi - sei dei quali cattolici - in fuga dalla nascente Germania Orientale.
L’Europa era fortemente provata dal secondo conflitto mondiale, ma il grande carisma del monaco premostratense riesce a convincere belgi e olandesi a sostenere i «nemici di ieri» donando viveri, vestiario e tantissimo lardo. Ne raccoglie diverse tonnellate, tanto da meritarsi l’ormai famoso soprannome di Padre Lardo.
Negli anni successivi nascono i primi progetti ACS, tra cui il programma di sostegno ai tanti “preti con lo zaino”, per fornire motociclette e autovetture a oltre tremila sacerdoti, e l'azione delle "Cappelle-volanti", dei pullman trasformati in cappelle su ruote per raggiungere anche le più remote comunità di fedeli. Durante gli anni ’50 l’Opera realizza numerose iniziative oltre la cortina di ferro, dove grazie a «L’Eco dell’Amore» - il bollettino oggi tradotto in sette lingue - la «Chiesa del silenzio» riesce a trovare voce. Qualche anno dopo, su esortazione di Giovanni XXIII, padre Werenfried incomincia a dedicarsi anche ad America Latina, Asia e Africa. Nel 1979 viene pubblicata la prima «Kinderbibel», ovvero «Bibbia del Fanciullo», il libro illustrato ha ormai raggiunto una tiratura di quasi 50 milioni di copie ed è stato tradotto in 166 lingue.
Nel 1984 Aiuto alla Chiesa che Soffre è riconosciuta dalla Santa Sede quale "Associazione pubblica universale di diritto pontificio", incaricata di intervenire ovunque Chiesa sia perseguitata o priva di mezzi per adempiere la sua missione. L’impegno dell’Opera non si limita alla sola Chiesa cattolica e negli anni ’90 nascono i «progetti ecumenici» a sostegno della Chiesa ortodossa in Russia.
Oggi la Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre ha diciassette segretariati nazionali - in Europa, America del Nord, America del Sud e Australia – e ogni anno sostiene circa 5000 progetti per la pastorale della Chiesa in tutto il mondo. Nel 2010 gli oltre 600 mila benefattori di ACS – così amava chiamarli Padre Lardo – hanno donato oltre 86,9 milioni di euro con i quali sono stati realizzati 5.587 progetti in 153 Paesi. I fondi hanno permesso di sostenere 10.645 seminaristi negli studi, celebrare 1.245.352 intenzioni di messe, avviare 417 progetti di costruzione o manutenzione di chiese e cappelle e finanziare 753 progetti a beneficio di suore, tra cui la costruzione di conventi, la formazione delle novizie, motorizzazione e sussistenza.
Il Santo Padre ha posto la sede della neo nata Fondazione nello Stato della Città del Vaticano, lasciando l’ufficio internazionale a Königstein in Germania. Il Pontefice ha affidato la Presidenza della Fondazione al cardinale Mauro Piacenza, Prefetto della Congregazione per il Clero, il quale ha a sua volta nominato Johannes Freiherr Heereman von Zuydtwyck Presidente Esecutivo. Heereman, che per trenta anni è stato prima Segretario Generale e poi Presidente Esecutivo dell’Ordine di Malta in Germania, ha iniziato il suo incarico 1 dicembre 2011.
Al Reverendo Martin Barta, membro dell’Associazione clericale “Opera di Gesù Sommo Sacerdote”, spetta invece il compito di Assistente Ecclesiastico dell’Opera.
Nel chirografo, Benedetto XVI ricorda i meriti decennali di Aiuto alla Chiesa che Soffre, da sessantacinque anni al fianco della Chiesa, ovunque la mancanza di mezzi economici o la violazione della libertà religiosa, ne rendano difficile o impossibile la missione evangelizzatrice.
L’Opera – un tempo «Ostpriesterhilfe» Aiuto ai sacerdoti dell’Est – nasce nel 1947 quando padre Werenfried van Straaten, ispirato da un appello di papa Pio XII, inizia a persuadere i belgi ad aiutare i sedici milioni di sfollati tedeschi - sei dei quali cattolici - in fuga dalla nascente Germania Orientale.
L’Europa era fortemente provata dal secondo conflitto mondiale, ma il grande carisma del monaco premostratense riesce a convincere belgi e olandesi a sostenere i «nemici di ieri» donando viveri, vestiario e tantissimo lardo. Ne raccoglie diverse tonnellate, tanto da meritarsi l’ormai famoso soprannome di Padre Lardo.
Negli anni successivi nascono i primi progetti ACS, tra cui il programma di sostegno ai tanti “preti con lo zaino”, per fornire motociclette e autovetture a oltre tremila sacerdoti, e l'azione delle "Cappelle-volanti", dei pullman trasformati in cappelle su ruote per raggiungere anche le più remote comunità di fedeli. Durante gli anni ’50 l’Opera realizza numerose iniziative oltre la cortina di ferro, dove grazie a «L’Eco dell’Amore» - il bollettino oggi tradotto in sette lingue - la «Chiesa del silenzio» riesce a trovare voce. Qualche anno dopo, su esortazione di Giovanni XXIII, padre Werenfried incomincia a dedicarsi anche ad America Latina, Asia e Africa. Nel 1979 viene pubblicata la prima «Kinderbibel», ovvero «Bibbia del Fanciullo», il libro illustrato ha ormai raggiunto una tiratura di quasi 50 milioni di copie ed è stato tradotto in 166 lingue.
Nel 1984 Aiuto alla Chiesa che Soffre è riconosciuta dalla Santa Sede quale "Associazione pubblica universale di diritto pontificio", incaricata di intervenire ovunque Chiesa sia perseguitata o priva di mezzi per adempiere la sua missione. L’impegno dell’Opera non si limita alla sola Chiesa cattolica e negli anni ’90 nascono i «progetti ecumenici» a sostegno della Chiesa ortodossa in Russia.
Oggi la Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre ha diciassette segretariati nazionali - in Europa, America del Nord, America del Sud e Australia – e ogni anno sostiene circa 5000 progetti per la pastorale della Chiesa in tutto il mondo. Nel 2010 gli oltre 600 mila benefattori di ACS – così amava chiamarli Padre Lardo – hanno donato oltre 86,9 milioni di euro con i quali sono stati realizzati 5.587 progetti in 153 Paesi. I fondi hanno permesso di sostenere 10.645 seminaristi negli studi, celebrare 1.245.352 intenzioni di messe, avviare 417 progetti di costruzione o manutenzione di chiese e cappelle e finanziare 753 progetti a beneficio di suore, tra cui la costruzione di conventi, la formazione delle novizie, motorizzazione e sussistenza.
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