lunedì, dicembre 19, 2011
Il Dalai Lama ricorda il presidente ceco scomparso a Praga dopo una lunga malattia. Autore de “Il potere dei senza potere” – che stanno traducendo in cinese – e di quella Charta ’77 che ha ispirato la Charta ’08, manifesto per la democrazia in Cina, ha guidato la protesta internazionale contro la detenzione illegale del Nobel Liu Xiaobo.

AsiaNews - Il Tibet e la Cina intera “hanno perso un grande amico, un campione della democrazia e un ispiratore per tutti”. Con queste parole il Dalai Lama ha commentato oggi la morte di Vaclav Havel, figura di spicco della dissidenza mondiale morto ieri a 75 anni a Praga dopo una lunga malattia. Autore di testi fondamentali per la lotta al comunismo sovietico – “Il potere dei senza potere” del 1978 (in traduzione in lingua cinese) e la famosissima Charta ’77, manifesto fondamentale per la lotta alla repressione di Mosca – ha ispirato la Charta ’08 firmata dal Nobel per la pace Liu Xiaobo.

Liu, dissidente e docente cinese, è stato condannato a 11 anni di prigione proprio per aver preparato e diffuso quel documento pro-democrazia. Havel, primo presidente della Cecoslovacchia libera dal comunismo e poi leader della Repubblica ceca, ha guidato la protesta internazionale contro la detenzione di Liu. Ancora prima del conferimento del Nobel al dissidente cinese, aveva scritto e consegnato una lettera aperta al regime di Pechino chiedendo il rispetto dei diritti umani in Cina e in Tibet. Havel fu anche il primo leader politico mondiale a invitare il Dalai Lama nella sua nazione come capo di Stato in visita.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa