Si chiama “Il nostro Egitto” e si propone di portare avanti le rivendicazioni di piazza Tahrir
Agenzia Misna - "Il nostro Egitto" è un nuovo movimento nato dalle proteste contro il regime di Hosni Mubarak prima e contro la giunta militare al potere dopo. Di “Il nostro Egitto” fa anche parte Wael Ghonim, il manager egiziano di Google che aprendo una pagina Facebook in onore di una vittima della repressione del regime di Mubarak aveva dato il via alle proteste poi culminate con le dimissioni del vecchio rais.
Il portavoce del nuovo movimento, Mohamed Omar, in dichiarazioni riprese dal quotidiano ‘Al Masry Al Youm’, ha detto che lo scopo è anche quello di cooperare con tutti i gruppi politici e accompagnare in questo modo “la rinascita” del paese.
Intanto, domani è in programma una nuova dimostrazione a Tahrir, la centrale piazza del Cairo divenuta simbolo della rivoluzione egiziana e uno dei simboli della Primavera araba in generale.
La manifestazione arriva a poco meno di un mese dal primo anniversario della rivolta anti-Mubarak e anticipa di qualche giorno la ripresa del processo contro l’ex presidente previsto al Cairo il prossimo lunedì. Lo stesso processo vede sul banco degli imputati i due figli di Mubarak, Alaa e Gamal, l’ex ministro degli Interni, Habib Al Adly, e alcuni esponenti del regime.
Agenzia Misna - "Il nostro Egitto" è un nuovo movimento nato dalle proteste contro il regime di Hosni Mubarak prima e contro la giunta militare al potere dopo. Di “Il nostro Egitto” fa anche parte Wael Ghonim, il manager egiziano di Google che aprendo una pagina Facebook in onore di una vittima della repressione del regime di Mubarak aveva dato il via alle proteste poi culminate con le dimissioni del vecchio rais.
Il portavoce del nuovo movimento, Mohamed Omar, in dichiarazioni riprese dal quotidiano ‘Al Masry Al Youm’, ha detto che lo scopo è anche quello di cooperare con tutti i gruppi politici e accompagnare in questo modo “la rinascita” del paese.
Intanto, domani è in programma una nuova dimostrazione a Tahrir, la centrale piazza del Cairo divenuta simbolo della rivoluzione egiziana e uno dei simboli della Primavera araba in generale.
La manifestazione arriva a poco meno di un mese dal primo anniversario della rivolta anti-Mubarak e anticipa di qualche giorno la ripresa del processo contro l’ex presidente previsto al Cairo il prossimo lunedì. Lo stesso processo vede sul banco degli imputati i due figli di Mubarak, Alaa e Gamal, l’ex ministro degli Interni, Habib Al Adly, e alcuni esponenti del regime.
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