E’ prevista oggi davanti gli uffici della banca centrale di Bengasi una manifestazione di militari che reclamano il pagamento di mesi di stipendi arretrati.
Libia (Misna) - Sono militari che fin da subito erano passati dalla parte dei rivoltosi contro il regime del colonnello Muammar Gheddafi e che ora chiedono il mantenimento di patti e promesse. Ma a protestare e ricevere qualche risposta sono anche gli insorti, i cittadini che hanno preso le armi e che ora stanno vincolando il loro ritorno agli abiti civili in cambio di qualcosa di concreto come un posto di lavoro.
Secondo dichiarazioni rilasciate ad alcune agenzie di stampa internazionali, il ministro degli Interni Fawzy Abdul-Ali ha detto che agli ex ribelli viene chiesto di lasciare le armi in cambio di corsi di formazione e quindi lavori nell’amministrazione pubblica. Sulla base di queste dichiarazioni, gli ex ribelli avrebbero tutto il mese di gennaio per presentare appositi moduli attraverso i consigli militari locali.
Secondo diverse fonti, a Tripoli centinaia di ex ribelli creano tuttora problemi di sicurezza e si rifiutano di tornare ai rispettivi luoghi di origine. Occupano alcuni edifici e la loro presenza si sta trasformando in disagi per la popolazione locale.
[GB]
Libia (Misna) - Sono militari che fin da subito erano passati dalla parte dei rivoltosi contro il regime del colonnello Muammar Gheddafi e che ora chiedono il mantenimento di patti e promesse. Ma a protestare e ricevere qualche risposta sono anche gli insorti, i cittadini che hanno preso le armi e che ora stanno vincolando il loro ritorno agli abiti civili in cambio di qualcosa di concreto come un posto di lavoro.
Secondo dichiarazioni rilasciate ad alcune agenzie di stampa internazionali, il ministro degli Interni Fawzy Abdul-Ali ha detto che agli ex ribelli viene chiesto di lasciare le armi in cambio di corsi di formazione e quindi lavori nell’amministrazione pubblica. Sulla base di queste dichiarazioni, gli ex ribelli avrebbero tutto il mese di gennaio per presentare appositi moduli attraverso i consigli militari locali.
Secondo diverse fonti, a Tripoli centinaia di ex ribelli creano tuttora problemi di sicurezza e si rifiutano di tornare ai rispettivi luoghi di origine. Occupano alcuni edifici e la loro presenza si sta trasformando in disagi per la popolazione locale.
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