Continuano gli scontri al Cairo, a piazza Tahrir, tra dimostranti e forze dell’ordine: lo dicono fonti della MISNA che si trovano sul posto, sottolineando il rischio di una repressione violenta del movimento popolare che nel febbraio scorso ha rovesciato il presidente Hosni Mubarak.
Agenzia Misna - “Le violenze – racconta una delle fonti della MISNA – sono riprese alle quattro di mattina, con centinaia di spari”. Testimoni hanno riferito dell’esplosione di colpi di arma da fuoco all’interno e nelle vie adiacenti alla piazza, il cuore della rivolta contro Mubarak dove i dimostranti contestano ora la giunta militare che ha assunto il potere dopo la caduta del presidente. Responsabili dei soccorsi e fonti ospedaliere hanno riferito di almeno 13 vittime dopo la ripresa degli scontri, venerdì. È però difficile tracciare un bilancio attendibile, anche perché le persone ferite e arrestate sarebbero centinaia. “Violenze e difficoltà economiche – dicono alla MISNA dal Cairo – hanno rafforzato in diverse classi sociali un sentimento ostile alla piazza, che può favorire la repressione dei militari”.
Agenzia Misna - “Le violenze – racconta una delle fonti della MISNA – sono riprese alle quattro di mattina, con centinaia di spari”. Testimoni hanno riferito dell’esplosione di colpi di arma da fuoco all’interno e nelle vie adiacenti alla piazza, il cuore della rivolta contro Mubarak dove i dimostranti contestano ora la giunta militare che ha assunto il potere dopo la caduta del presidente. Responsabili dei soccorsi e fonti ospedaliere hanno riferito di almeno 13 vittime dopo la ripresa degli scontri, venerdì. È però difficile tracciare un bilancio attendibile, anche perché le persone ferite e arrestate sarebbero centinaia. “Violenze e difficoltà economiche – dicono alla MISNA dal Cairo – hanno rafforzato in diverse classi sociali un sentimento ostile alla piazza, che può favorire la repressione dei militari”.
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