La Fondazione Ismu calcola il business dei trafficanti: 700 milioni di euro l'anno
PeaceReporter - Diminuiscono drasticamente i flussi di immigrati in Italia: nonostante il boom di sbarchi sulle nostre coste, la crescita della popolazione straniera ha subito una caduta di 86 punti percentuali tra il primo gennaio 2010 e il primo gennaio 2011. Dal XVII Rapporto nazionale sulle migrazioni della Fondazione Ismu emergono dati inaspettati: la popolazione straniera in Italia al primo gennaio 2011 è stata stimata in 5,4 milioni di persone tra regolari e non, solo 70mila in più rispetto all'anno precedente. Si tratta della prima volta in otto anni che si registra un aumento così basso.
Gli immigrati più rappresentati rimangono come sempre i romeni. Ad aumentare, secondo i calcoli dell'Ismu, sarebbero solo i guadagni dei trafficanti di migranti: la fondazione ha cercato di stimarne il fatturato annuo, che si attesterebbe intorno ai 700 milioni di euro. Le tariffe dipendono dalla distanza da percorrere: si possono pagare dai mille ai duemila euro per arrivare in Italia dalla Libia o dalla Tunisia, tra i sette e i diecimila euro per chi parte dall'Africa subsahariana, e chi viene dall'Iran o dall'Afghanistan può arrivare a sborsare anche 15mila euro.
In diminuzione la presenza degli irregolari, 11mila in meno rispetto al 2010, come anche l'incidenza dei denunciati stranieri sul totale.
Di tredici volte invece sono aumentati i nuclei familiari formati da soli stranieri: sommati a quelli misti si raggiunge la cifra di due milioni di famiglie con almeno un membro straniero. Le più povere sarebbero le famiglie marocchine, seguite da quelle tunisine, indiane e cinesi.
Nell'ottica di un progressivo radicamento della popolazione straniera sul territorio italiano, l'Ismu ha previsto che nel prossimo ventennio assisteremo ad un aumento delle acquisizioni di cittadinanza italiana: si quadruplicheranno le concessioni raggiungendo le 220mila all'anno tra il 2026 e il 2030, cifra che potrebbe ulteriormente essere accresciuta dall'introduzione dello ius soli per i bambini nati in Italia, auspicata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
PeaceReporter - Diminuiscono drasticamente i flussi di immigrati in Italia: nonostante il boom di sbarchi sulle nostre coste, la crescita della popolazione straniera ha subito una caduta di 86 punti percentuali tra il primo gennaio 2010 e il primo gennaio 2011. Dal XVII Rapporto nazionale sulle migrazioni della Fondazione Ismu emergono dati inaspettati: la popolazione straniera in Italia al primo gennaio 2011 è stata stimata in 5,4 milioni di persone tra regolari e non, solo 70mila in più rispetto all'anno precedente. Si tratta della prima volta in otto anni che si registra un aumento così basso.
Gli immigrati più rappresentati rimangono come sempre i romeni. Ad aumentare, secondo i calcoli dell'Ismu, sarebbero solo i guadagni dei trafficanti di migranti: la fondazione ha cercato di stimarne il fatturato annuo, che si attesterebbe intorno ai 700 milioni di euro. Le tariffe dipendono dalla distanza da percorrere: si possono pagare dai mille ai duemila euro per arrivare in Italia dalla Libia o dalla Tunisia, tra i sette e i diecimila euro per chi parte dall'Africa subsahariana, e chi viene dall'Iran o dall'Afghanistan può arrivare a sborsare anche 15mila euro.
In diminuzione la presenza degli irregolari, 11mila in meno rispetto al 2010, come anche l'incidenza dei denunciati stranieri sul totale.
Di tredici volte invece sono aumentati i nuclei familiari formati da soli stranieri: sommati a quelli misti si raggiunge la cifra di due milioni di famiglie con almeno un membro straniero. Le più povere sarebbero le famiglie marocchine, seguite da quelle tunisine, indiane e cinesi.
Nell'ottica di un progressivo radicamento della popolazione straniera sul territorio italiano, l'Ismu ha previsto che nel prossimo ventennio assisteremo ad un aumento delle acquisizioni di cittadinanza italiana: si quadruplicheranno le concessioni raggiungendo le 220mila all'anno tra il 2026 e il 2030, cifra che potrebbe ulteriormente essere accresciuta dall'introduzione dello ius soli per i bambini nati in Italia, auspicata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
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