Sebbene contestato da più parti, Monti difende a spada tratta la manovra: “Dura, ma equa”. E parla di un confronto parlamentare importante: ''Le vostre critiche e il dialogo con voi ci hanno indotto a migliorare il tutto".
Nonostante le polemiche, le proteste e l’impopolarità, la manovra economica ha ottenuto ieri sera il via libera dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Oggi in aula gli esponenti della Lega hanno contestato il Premier Monti con urla e grida contro la manovra: “Basta tasse”, “non è una manovra, è una rapina”. Anche l’Idv ha manifestato il suo dissenso, confermando che non voterà la fiducia alla manovra. E’ innegabile il carattere rigoroso con cui Monti e la sua squadra hanno proposto questa riforma: si chiedono molti sacrifici, soprattutto al ceto medio-basso, che più di tutti è stato ingiustamente colpito. D’altro canto, ha spiegato Monti ieri sera: «L'alternativa sarebbe stata un avvitamento nella crisi del debito sovrano che porterebbe non alla recessione ma alla distruzione del patrimonio e all'evaporazione del reddito degli italiani». E’ il carattere urgente che ha reso questa manovra più impopolare. A chi chiede il perché non si è pensato ad una patrimoniale, Monti risponde: “Non è stato possibile tassare la ricchezza familiare a partire dai grandi patrimoni. Ho chiesto ai tecnici se fosse possibile farlo subito e mi hanno risposto che non sarebbe stato possibile prima di due anni. Intervenendo subito avremmo abbaiato e non morso". Monti ha anche sottolineato l’importanza del confronto politico che ha reso la manovra più equilibrata e più equa.
Ma quali sono le modifiche apportate alla manovra? Innanzitutto le correzioni riguardano le pensioni: chi nel 2012 avrà almeno 35 anni di contributi potrà andare in pensione a 64 anni di età. Inoltre per tutto il 2012 le pensioni fino a 1400 euro (la tripla della minima) saranno indicizzate. Nel 2013 invece la soglia si abbasserà al doppio della minima (quindi a 936 euro). Per quanto riguarda le cosiddette 'pensioni d'oro', l'emendamento dell'esecutivo prevede un contributo del 15% per la parte eccedente i 200 mila euro.
Monti ritiene importante spiegare che "la tassa sul patrimonio immobiliare esiste in tutti i paesi d'Europa: segnalo che l'Imu (Impostazione municipale unica, ndr) elaborata da un prezioso lavoro di questo Parlamento ha caratteristiche di maggiore equità rispetto alla vecchia Ici". L’emendamento sull’Imu prevede uno sconto di 50 euro per ogni figlio a carico sotto i 26 anni di età e l’importo massimo di detrazione non potrà superare i 400 euro. Per quanto riguarda invece i possedimenti di casa all’estero, è prevista una tassa pari allo 0,76% del suo valore.
Un’altra novità è l’imposta di bollo sui conti correnti e sui libretti di risparmio che hanno una giacenza media o superiore ai 5mila euro: se il possessore è una persona fisica, sarà pari a 34,2 euro, mentre se il cliente non è persona fisica, l’imposta ammonterà a 100 euro. Si prevede anche un'imposta dell'1 per mille nel 2012 e dell'1,5% a decorrere dal 2013 per le comunicazioni alla clientela relative ai prodotti e agli strumenti finanziari, esclusi i fondi pensione e i fondi sanitari.
Anche i provvedimenti sullo scudo fiscale sono stati modificati: la prima versione della manovra prevedeva un prelievo dell’1,5% sui capitali detenuti all’estero e regolarizzati, mentre la seconda versione prevede una tassa permanente pari all’1% per il 2012 e dell’0,4% per gli anni successivi.
Per quanto riguarda il taglio ai costi della politica, slitta al 31 dicembre 2012 il termine entro cui dovranno essere ridefinite le funzioni delle Province. Si stabilisce tuttavia che entro il 31 marzo 2013 dovranno decadere giunte e consigli in carica. L’emendamento inoltre introduce una soglia di 311mila euro l’anno entro la quale dovranno mantenersi gli stipendi di coloro che hanno lavorato per lo stato italiano. Saranno invece le Camere a provvedere al taglio delle indennità di deputati e senatori e non un decreto del governo come inizialmente prevedeva la manovra.
Tra le modifiche proposte anche l'ipotesi di far slittare al 2013 alcune delle liberalizzazioni. Dal provvedimento saranno però esclusi i taxi, mentre da gennaio 2012 sarà liberalizzata la vendita dei farmaci di tipo “C” nelle parafarmacie e saranno avviate le riforme degli Ordini Professionali.
Novità anche sulla tassa per le auto di lusso: quelle con una targa di prova o quelle usate saranno escluse dal superbollo.
La manovra economica approderà probabilmente nell’aula del Senato mercoledì 21 e dovrebbe essere approvata prima di Natale, tra il 22 e il 23 dicembre.
Nonostante le polemiche, le proteste e l’impopolarità, la manovra economica ha ottenuto ieri sera il via libera dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Oggi in aula gli esponenti della Lega hanno contestato il Premier Monti con urla e grida contro la manovra: “Basta tasse”, “non è una manovra, è una rapina”. Anche l’Idv ha manifestato il suo dissenso, confermando che non voterà la fiducia alla manovra. E’ innegabile il carattere rigoroso con cui Monti e la sua squadra hanno proposto questa riforma: si chiedono molti sacrifici, soprattutto al ceto medio-basso, che più di tutti è stato ingiustamente colpito. D’altro canto, ha spiegato Monti ieri sera: «L'alternativa sarebbe stata un avvitamento nella crisi del debito sovrano che porterebbe non alla recessione ma alla distruzione del patrimonio e all'evaporazione del reddito degli italiani». E’ il carattere urgente che ha reso questa manovra più impopolare. A chi chiede il perché non si è pensato ad una patrimoniale, Monti risponde: “Non è stato possibile tassare la ricchezza familiare a partire dai grandi patrimoni. Ho chiesto ai tecnici se fosse possibile farlo subito e mi hanno risposto che non sarebbe stato possibile prima di due anni. Intervenendo subito avremmo abbaiato e non morso". Monti ha anche sottolineato l’importanza del confronto politico che ha reso la manovra più equilibrata e più equa.
Ma quali sono le modifiche apportate alla manovra? Innanzitutto le correzioni riguardano le pensioni: chi nel 2012 avrà almeno 35 anni di contributi potrà andare in pensione a 64 anni di età. Inoltre per tutto il 2012 le pensioni fino a 1400 euro (la tripla della minima) saranno indicizzate. Nel 2013 invece la soglia si abbasserà al doppio della minima (quindi a 936 euro). Per quanto riguarda le cosiddette 'pensioni d'oro', l'emendamento dell'esecutivo prevede un contributo del 15% per la parte eccedente i 200 mila euro.
Monti ritiene importante spiegare che "la tassa sul patrimonio immobiliare esiste in tutti i paesi d'Europa: segnalo che l'Imu (Impostazione municipale unica, ndr) elaborata da un prezioso lavoro di questo Parlamento ha caratteristiche di maggiore equità rispetto alla vecchia Ici". L’emendamento sull’Imu prevede uno sconto di 50 euro per ogni figlio a carico sotto i 26 anni di età e l’importo massimo di detrazione non potrà superare i 400 euro. Per quanto riguarda invece i possedimenti di casa all’estero, è prevista una tassa pari allo 0,76% del suo valore.
Un’altra novità è l’imposta di bollo sui conti correnti e sui libretti di risparmio che hanno una giacenza media o superiore ai 5mila euro: se il possessore è una persona fisica, sarà pari a 34,2 euro, mentre se il cliente non è persona fisica, l’imposta ammonterà a 100 euro. Si prevede anche un'imposta dell'1 per mille nel 2012 e dell'1,5% a decorrere dal 2013 per le comunicazioni alla clientela relative ai prodotti e agli strumenti finanziari, esclusi i fondi pensione e i fondi sanitari.
Anche i provvedimenti sullo scudo fiscale sono stati modificati: la prima versione della manovra prevedeva un prelievo dell’1,5% sui capitali detenuti all’estero e regolarizzati, mentre la seconda versione prevede una tassa permanente pari all’1% per il 2012 e dell’0,4% per gli anni successivi.
Per quanto riguarda il taglio ai costi della politica, slitta al 31 dicembre 2012 il termine entro cui dovranno essere ridefinite le funzioni delle Province. Si stabilisce tuttavia che entro il 31 marzo 2013 dovranno decadere giunte e consigli in carica. L’emendamento inoltre introduce una soglia di 311mila euro l’anno entro la quale dovranno mantenersi gli stipendi di coloro che hanno lavorato per lo stato italiano. Saranno invece le Camere a provvedere al taglio delle indennità di deputati e senatori e non un decreto del governo come inizialmente prevedeva la manovra.
Tra le modifiche proposte anche l'ipotesi di far slittare al 2013 alcune delle liberalizzazioni. Dal provvedimento saranno però esclusi i taxi, mentre da gennaio 2012 sarà liberalizzata la vendita dei farmaci di tipo “C” nelle parafarmacie e saranno avviate le riforme degli Ordini Professionali.
Novità anche sulla tassa per le auto di lusso: quelle con una targa di prova o quelle usate saranno escluse dal superbollo.
La manovra economica approderà probabilmente nell’aula del Senato mercoledì 21 e dovrebbe essere approvata prima di Natale, tra il 22 e il 23 dicembre.
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Sono presenti 2 commenti
HO 58 ANNI HO 37 ANNI DI SERVIZIO QUANDO POSSO ANDARE IN PENSIONE
"chi nel 2012 avrà almeno 35 anni di contributi potrà andare in pensione a 64 anni di età"... Credo tu debba aspettare altri 6 anni...
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