Continua il nostro appuntamento con il teatrino della politica italiana
Tagli alla politica? Chi osa bestemmiare? Siamo diventati matti? Al comma 7 dell'articolo 23 la manovra stabilisce che dal 1° gennaio 2012 gli stipendi di amministratori, sindaci, consiglieri e parlamentari siano equiparati a quelli europei. Nel caso di deputati e senatori 5.339 euro al mese netti. Invece dei quasi 12 mila che si mettono in tasca ora. Il provvedimento ha suscitato la rivolta degli onorevoli. Mi pare equo: perché solo i pensionati o i lavoratori che perdono il posto debbono rivoltarsi? Anche i nostri poveri diavoli di politici ne hanno facoltà. Come potrebbero sopravvivere in una Roma Ladrona (intesa come sede del Parlamento, beninteso, non certo come città laziale!), a dirla con la Lega Nord? Come passerebbero le tristi sere lontani dai loro affetti più cari senza potersi permettere, che so, uno spettacolo teatrale, un buon film, una buona cena a base di porchetta alla romana o un buon piatto di spaghetti alla amatriciana? Tutta roba che costa un occhio!
Poi, come nel caso addivenuto all’onor di cronaca qualche mese fa, come avrebbe fatto quel deputato, di cui per pietà non vogliamo qui ricordare il nome, a permettersi una sana compagnia femminile per una sola notte con la scusa della atroce nostalgia per la consorte lontana? Suvvia! Invece i pensionati, al calduccio nelle proprie casupole ora gravate dalla ICI, con accanto le anziane mogli, non hanno poi troppe necessità delle laute pensioni che percepiscono vieppiù rosicate dal governo dell’emergenza. Era pur ora che i ministri tecnici tagliassero le pensioni! Mi viene in mente, se me lo perdonate, quel film tragicomico del ragionier Fantozzi Ugo in cui l’INPS organizza una gita per pensionati, ovviamente gratuita, in cui per occulti motivi il pullman subisce un incidente ovviamente preparato a puntino… e conduce gli occupanti nell’aldilà: sgravio delle pensioni assicurato!
Comunque i “nostri” non ci fanno solo più solo sorridere pensandoli con la colla sul sedere per non rischiare di staccarsi dalle poltrone. No, ora hanno gettato le maschere e ci fanno schifo e pena. Omuncoli! Avrete udito quel bel tomo dalla fluente zazzera ingrigita dal tempo dichiarare la propria impossibilità di esistere una volta che gli fossero stati tagliati i vitalizi: “Io non ho mai lavorato... non avrei nemmeno la pensione!”. Lo dice pure! E gli operai? Lascio al lettore le deduzioni e mi fermo qui auspicando la velocissima espulsione del “capellone lavoratore” dal Palazzo. Che la Lega abbia ragione? Roma ladrona (ndr, vedi sopra)? Forse, e dico forse, non tutti lo saranno ma da come strepitano a guisa di polli spennati vivi mi sorgono spontanei dubbi...
“Monti e i suoi ministri, naturalmente, non possono intervenire direttamente su o contro queste situazioni per l’autonomia che il Parlamento rivendica nella sua organizzazione interna e gestione economica – scrive Il Tempo di oggi titolando ‘Niente tagli alla Casta Rivolta degli onorevoli. Nella manovra ridotte le indennità. Il presidente Fini: norma scritta male’. E continua: “Ma i soldi alle Camere, i conferimenti dei fondi per il loro funzionamento, li deve ogni anno trovare il governo di turno. Che se non ne ha abbastanza, specie per permettere l'uso che se n'è fatto sinora, ha pure le sue buone ragioni da sostenere, e gli strumenti per farlo. Se altri, di destra e di sinistra, o come diavolo vogliamo chiamare gli schieramenti che si sono alternati in questi quasi diciotto anni di cosiddetta Seconda Repubblica, non hanno ritenuto di avvalersene, Monti ha la forza, o la necessità, di farlo. E di coniugare ancora meglio di quanto non gli sia sinora riuscito rigore ed equità nella gestione dell’emergenza affidatagli dal presidente della Repubblica e confermatagli con la fiducia dalle Camere. Che non potrebbero decentemente revocargliela, staccandogli la famosa spina”.
Gente, che vogliamo fare? Indignarsi? L’abbiamo già fatto. Visto quel che è accaduto a Equitalia, sarà meglio ascoltare le parole di Fabrizio Cicchitto. Non si portino stupidamente alla rovina persone che hanno “dimenticato”, magari per estrema necessità, di pagare una multarella! Si vada a riscuotere dove il vero marcio alligna. Beninteso, i funzionari di Equitalia svolgono un lavoro e dobbiamo loro tutta la solidarietà del mondo e sono costretti a fare quel che fanno. Come si diceva un tempo, “ambasciator non porta pena”.
Tagli alla politica? Chi osa bestemmiare? Siamo diventati matti? Al comma 7 dell'articolo 23 la manovra stabilisce che dal 1° gennaio 2012 gli stipendi di amministratori, sindaci, consiglieri e parlamentari siano equiparati a quelli europei. Nel caso di deputati e senatori 5.339 euro al mese netti. Invece dei quasi 12 mila che si mettono in tasca ora. Il provvedimento ha suscitato la rivolta degli onorevoli. Mi pare equo: perché solo i pensionati o i lavoratori che perdono il posto debbono rivoltarsi? Anche i nostri poveri diavoli di politici ne hanno facoltà. Come potrebbero sopravvivere in una Roma Ladrona (intesa come sede del Parlamento, beninteso, non certo come città laziale!), a dirla con la Lega Nord? Come passerebbero le tristi sere lontani dai loro affetti più cari senza potersi permettere, che so, uno spettacolo teatrale, un buon film, una buona cena a base di porchetta alla romana o un buon piatto di spaghetti alla amatriciana? Tutta roba che costa un occhio!
Poi, come nel caso addivenuto all’onor di cronaca qualche mese fa, come avrebbe fatto quel deputato, di cui per pietà non vogliamo qui ricordare il nome, a permettersi una sana compagnia femminile per una sola notte con la scusa della atroce nostalgia per la consorte lontana? Suvvia! Invece i pensionati, al calduccio nelle proprie casupole ora gravate dalla ICI, con accanto le anziane mogli, non hanno poi troppe necessità delle laute pensioni che percepiscono vieppiù rosicate dal governo dell’emergenza. Era pur ora che i ministri tecnici tagliassero le pensioni! Mi viene in mente, se me lo perdonate, quel film tragicomico del ragionier Fantozzi Ugo in cui l’INPS organizza una gita per pensionati, ovviamente gratuita, in cui per occulti motivi il pullman subisce un incidente ovviamente preparato a puntino… e conduce gli occupanti nell’aldilà: sgravio delle pensioni assicurato!
Comunque i “nostri” non ci fanno solo più solo sorridere pensandoli con la colla sul sedere per non rischiare di staccarsi dalle poltrone. No, ora hanno gettato le maschere e ci fanno schifo e pena. Omuncoli! Avrete udito quel bel tomo dalla fluente zazzera ingrigita dal tempo dichiarare la propria impossibilità di esistere una volta che gli fossero stati tagliati i vitalizi: “Io non ho mai lavorato... non avrei nemmeno la pensione!”. Lo dice pure! E gli operai? Lascio al lettore le deduzioni e mi fermo qui auspicando la velocissima espulsione del “capellone lavoratore” dal Palazzo. Che la Lega abbia ragione? Roma ladrona (ndr, vedi sopra)? Forse, e dico forse, non tutti lo saranno ma da come strepitano a guisa di polli spennati vivi mi sorgono spontanei dubbi...
“Monti e i suoi ministri, naturalmente, non possono intervenire direttamente su o contro queste situazioni per l’autonomia che il Parlamento rivendica nella sua organizzazione interna e gestione economica – scrive Il Tempo di oggi titolando ‘Niente tagli alla Casta Rivolta degli onorevoli. Nella manovra ridotte le indennità. Il presidente Fini: norma scritta male’. E continua: “Ma i soldi alle Camere, i conferimenti dei fondi per il loro funzionamento, li deve ogni anno trovare il governo di turno. Che se non ne ha abbastanza, specie per permettere l'uso che se n'è fatto sinora, ha pure le sue buone ragioni da sostenere, e gli strumenti per farlo. Se altri, di destra e di sinistra, o come diavolo vogliamo chiamare gli schieramenti che si sono alternati in questi quasi diciotto anni di cosiddetta Seconda Repubblica, non hanno ritenuto di avvalersene, Monti ha la forza, o la necessità, di farlo. E di coniugare ancora meglio di quanto non gli sia sinora riuscito rigore ed equità nella gestione dell’emergenza affidatagli dal presidente della Repubblica e confermatagli con la fiducia dalle Camere. Che non potrebbero decentemente revocargliela, staccandogli la famosa spina”.
Gente, che vogliamo fare? Indignarsi? L’abbiamo già fatto. Visto quel che è accaduto a Equitalia, sarà meglio ascoltare le parole di Fabrizio Cicchitto. Non si portino stupidamente alla rovina persone che hanno “dimenticato”, magari per estrema necessità, di pagare una multarella! Si vada a riscuotere dove il vero marcio alligna. Beninteso, i funzionari di Equitalia svolgono un lavoro e dobbiamo loro tutta la solidarietà del mondo e sono costretti a fare quel che fanno. Come si diceva un tempo, “ambasciator non porta pena”.
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Sono presenti 2 commenti
Indignarsi è poco, ormai cascan le braccia di fronte a tanta spudoratezza neppure mascherata! Eppure li abbiamo sentiti tutti dire che la manovra deve essere più equa e che lavoreranno per il nostro bene!! Forse ora hanno raggiunto l'obbiettivo:ORA è SENZA OMBRA DI DUBBIO PIù EQUA per loro !! Quanto a"Roma ladrona" sbraitano tanto i leghisti ma son forse pronti a decurtarsi lo stipendio lor signori?
Assolutamente no! Certo! Sono come gli altri.
Predicano bene e razzolano male sti polli della minchia!
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