Oggi il successore Kim Jong-un ha reso omaggio alla salma del padre, insieme a militari e membri del partito. Ma nel mondo si teme una lotta per il potere che aprirebbe un periodo di instabilità nella regione. Folle a migliaia piangono e gridano in segno di lutto. Seoul ha deciso di inviare condoglianze ufficiali a Pyongyang. Nello stesso tempo, si rafforza la sicurezza sui confini col Nord e in Cina. Gli Stati Uniti augurano un “sentiero di pace” per il Paese.
AsiaNews (Seoul) - La televisione di Stato ha mostrato oggi la salma del “Caro Leader” Kim Jong-il esposta al Memoriale Kumsusan, dove riposano anche le spoglie del “padre della patria” Kim Il-sung. Il corpo esanime è avvolto da un panno rosso e da un tappeto di fiori rossi e bianchi, mentre ai piedi sono esibite tutte le medaglie “guadagnate” dal leader che ha retto con pungo di ferro il Paese per 17 anni.
Kim Jong-il è morto di un attacco al cuore il 17 dicembre mattina, ma la notizia è stata diffusa solo ieri a mezzogiorno. Quest’oggi, il suo successore, il terzogenito Kim Jong-un, si è recato al Kumsusan per rendere onore alla salma del padre. Era accompagnato da alti militari e membri del Partito.
L’agenzia ufficiale osanna la successione: “Il compagno Kim Jong-un è lo stabile pilastro ideologico e spirituale del nostro popolo”, ha dichiarato la Korean Central News Agency, indicandolo come “il grande successore della rivoluzionaria Juche [autosufficienza] e il capo eccezionale del partito, dell’esercito e del popolo”.
Ieri sono iniziati i 13 giorni di lutto stabiliti fino ai funerali, che si terranno il 28 dicembre. La televisione nordcoreana continua a mostrare folle di migliaia di persone che quasi in preda a un’isteria collettiva, si struggono, piangono, gridano, e inginocchiandosi picchiano con forza la terra in segno di lutto.
Personalità politiche del Sud hanno espresso ieri ad AsiaNews la possibilità che nel Nord si apra una lotta per il potere fra il successore designato Kim Jong-un, responsabile dell’esercito, e i suoi zii-tutori, che controllano il partito, aprendo un periodo di grande instabilità per un Paese che possiede armi nucleari.
Per questo, i Paesi attorno tengono ancora alta l’allerta. Seoul ha però deciso di inviare condoglianze ufficiali a Pyongyang, mentre rafforza l presenza militare al confine.
Anche la Cina teme un collasso della Nordcorea e sta aumentando la sicurezza lungo il confine, nel timore di un flusso ininterrotto di profughi. Ma intanto Hu Jintao si è recato oggi all’ambasciata della Corea del Nord a Pechino per offrire le sue condoglianze. Ieri tutta la leadership di Pechino ha espresso la sua fiducia verso il nuovo leader.
AsiaNews (Seoul) - La televisione di Stato ha mostrato oggi la salma del “Caro Leader” Kim Jong-il esposta al Memoriale Kumsusan, dove riposano anche le spoglie del “padre della patria” Kim Il-sung. Il corpo esanime è avvolto da un panno rosso e da un tappeto di fiori rossi e bianchi, mentre ai piedi sono esibite tutte le medaglie “guadagnate” dal leader che ha retto con pungo di ferro il Paese per 17 anni.
Kim Jong-il è morto di un attacco al cuore il 17 dicembre mattina, ma la notizia è stata diffusa solo ieri a mezzogiorno. Quest’oggi, il suo successore, il terzogenito Kim Jong-un, si è recato al Kumsusan per rendere onore alla salma del padre. Era accompagnato da alti militari e membri del Partito.
L’agenzia ufficiale osanna la successione: “Il compagno Kim Jong-un è lo stabile pilastro ideologico e spirituale del nostro popolo”, ha dichiarato la Korean Central News Agency, indicandolo come “il grande successore della rivoluzionaria Juche [autosufficienza] e il capo eccezionale del partito, dell’esercito e del popolo”.
Ieri sono iniziati i 13 giorni di lutto stabiliti fino ai funerali, che si terranno il 28 dicembre. La televisione nordcoreana continua a mostrare folle di migliaia di persone che quasi in preda a un’isteria collettiva, si struggono, piangono, gridano, e inginocchiandosi picchiano con forza la terra in segno di lutto.
Personalità politiche del Sud hanno espresso ieri ad AsiaNews la possibilità che nel Nord si apra una lotta per il potere fra il successore designato Kim Jong-un, responsabile dell’esercito, e i suoi zii-tutori, che controllano il partito, aprendo un periodo di grande instabilità per un Paese che possiede armi nucleari.
Per questo, i Paesi attorno tengono ancora alta l’allerta. Seoul ha però deciso di inviare condoglianze ufficiali a Pyongyang, mentre rafforza l presenza militare al confine.
Anche la Cina teme un collasso della Nordcorea e sta aumentando la sicurezza lungo il confine, nel timore di un flusso ininterrotto di profughi. Ma intanto Hu Jintao si è recato oggi all’ambasciata della Corea del Nord a Pechino per offrire le sue condoglianze. Ieri tutta la leadership di Pechino ha espresso la sua fiducia verso il nuovo leader.
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