Giorgio Bocca si è spento ieri all'età di 91 anni, dopo una breve malattia. La notizia è stata resa nota dalla sua casa editrice, La Feltrinelli. Conosciuto e stimato da tutti, il giornalista fu partigiano e scrittore e opinionista in varie trasmissioni Mediaset.
Riportiamo qui di seguito un estratto della biografia pubblicata su wikipedia. Giorgio Bocca inizia a scrivere da adolescente dalla seconda metà degli anni trenta, su periodici a diffusione locale. Successivamente, dal 1938 al 1943, scrive per la testata cuneese La Provincia Grande, Sentinella d'Italia. Alla fine della lotta partigiana, riprende l'attività giornalistica, scrivendo per il giornale di Giustizia e Libertà. Dopo la guerra lavorò per la Gazzetta del Popolo, quindi per L'Europeo e Il Giorno. Negli anni sessanta si è affermato come inviato speciale con inchieste sulla realtà italiana.
Nel 1975 sostenne che l'esistenza delle Brigate Rosse fosse in realtà una favola raccontata agli italiani dagli inquirenti e dai servizi segreti. Qualche anno più tardi rivide pubblicamente queste sue posizioni. Nel 1976 fu tra i fondatori del quotidiano la Repubblica, con cui collaborò ininterrottamente fino ai suoi ultimi giorni.
A partire dal 1983 ha ideato e condotto una serie di trasmissioni per le reti Fininvest: Prima pagina, Protagonisti, 2000 e dintorni, Il cittadino e il potere. È stato anche opinionista per i programmi Dovere di cronaca e Dentro la notizia. Nel 1989 ha condotto per Canale 5 un'inchiesta sul terrorismo italiano e internazionale degli anni Settanta e Ottanta dal titolo «Il mondo del terrore».
L'11 aprile 2008 gli è stato consegnato nella sua casa milanese con una cerimonia privata, dal presidente della Giuria Italo Moretti, il Premio Ilaria Alpi alla carriera 2008, giunto ora alla sua quarta edizione. I vincitori delle passate edizioni sono stati Enzo Biagi (2005), Ryszard Kapuscinski (2006) ed Emilio Rossi (2007) .
Dalla pratica del giornalismo è nata la sua attività di scrittore, con i suoi libri a sfondo sociale e di costume. Il suo interesse si è spostato sulla crisi sociale, che - nella sua interpretazione dei fatti - generava il terrorismo, di cui ha scritto la storia e intervistato i protagonisti. Si è frequentemente interessato di aspetti relativi al divario geografico dell'economia e del sociale d'Italia, scrivendo di fatti inerenti alla questione meridionale e all'avvento del fenomeno leghista all'inizio degli anni novanta.
Bocca ha scritto anche diverse importanti opere storiche, tra cui alcune sulla sua esperienza partigiana. Nel 2000 vince il premio letterario Gandovere-Franciacorta nella sezione testimonianze... (continua su wikipedia)
Riportiamo qui di seguito un estratto della biografia pubblicata su wikipedia. Giorgio Bocca inizia a scrivere da adolescente dalla seconda metà degli anni trenta, su periodici a diffusione locale. Successivamente, dal 1938 al 1943, scrive per la testata cuneese La Provincia Grande, Sentinella d'Italia. Alla fine della lotta partigiana, riprende l'attività giornalistica, scrivendo per il giornale di Giustizia e Libertà. Dopo la guerra lavorò per la Gazzetta del Popolo, quindi per L'Europeo e Il Giorno. Negli anni sessanta si è affermato come inviato speciale con inchieste sulla realtà italiana.
Nel 1975 sostenne che l'esistenza delle Brigate Rosse fosse in realtà una favola raccontata agli italiani dagli inquirenti e dai servizi segreti. Qualche anno più tardi rivide pubblicamente queste sue posizioni. Nel 1976 fu tra i fondatori del quotidiano la Repubblica, con cui collaborò ininterrottamente fino ai suoi ultimi giorni.
A partire dal 1983 ha ideato e condotto una serie di trasmissioni per le reti Fininvest: Prima pagina, Protagonisti, 2000 e dintorni, Il cittadino e il potere. È stato anche opinionista per i programmi Dovere di cronaca e Dentro la notizia. Nel 1989 ha condotto per Canale 5 un'inchiesta sul terrorismo italiano e internazionale degli anni Settanta e Ottanta dal titolo «Il mondo del terrore».
L'11 aprile 2008 gli è stato consegnato nella sua casa milanese con una cerimonia privata, dal presidente della Giuria Italo Moretti, il Premio Ilaria Alpi alla carriera 2008, giunto ora alla sua quarta edizione. I vincitori delle passate edizioni sono stati Enzo Biagi (2005), Ryszard Kapuscinski (2006) ed Emilio Rossi (2007) .
Dalla pratica del giornalismo è nata la sua attività di scrittore, con i suoi libri a sfondo sociale e di costume. Il suo interesse si è spostato sulla crisi sociale, che - nella sua interpretazione dei fatti - generava il terrorismo, di cui ha scritto la storia e intervistato i protagonisti. Si è frequentemente interessato di aspetti relativi al divario geografico dell'economia e del sociale d'Italia, scrivendo di fatti inerenti alla questione meridionale e all'avvento del fenomeno leghista all'inizio degli anni novanta.
Bocca ha scritto anche diverse importanti opere storiche, tra cui alcune sulla sua esperienza partigiana. Nel 2000 vince il premio letterario Gandovere-Franciacorta nella sezione testimonianze... (continua su wikipedia)
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È presente 1 commento
Come Palombo (Sampdoria) ha baciato Cassano Bocca ha baciato il centrosinistra.
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