martedì, dicembre 06, 2011
Foreste di mangrovia, corsi d’acqua e campi coltivati sono stati contaminati negli ultimi giorni dalla fuoriuscita di petrolio da un oleodotto della società italiana Eni nella regione del Delta del Niger: lo denuncia Environmental Rights Action (Era), un’ong nigeriana impegnata per i diritti delle comunità e la difesa dell’ambiente.

Agenzia Misna - Gli attivisti sostengono di aver verificato le conseguenze degli incidenti durante una visita effettuata la settimana scorsa nella comunità di Kalaba, nello Stato di Bayelsa. “Da due buchi fuoriuscivano prodotti semi-raffinati, mentre da altri tre greggio e sostanze allo stato gassoso” si legge in una nota. Secondo Environmental Rights Action, Eni dovrebbe intervenire al più presto per bloccare le perdite e “ripulire le zone inquinate in modo adeguato”.

Nel Delta, una regione affacciata sul Golfo di Guinea dove di concentra il 90% del petrolio nigeriano, le perdite di greggio dagli oleodotti possono avere cause differenti. Spesso ci sono i tentativi di furto delle comunità, ma almeno altrettanto frequenti sono i casi di negligenza delle multinazionali, responsabili della scarsa manutenzione degli impianti o di misure di sicurezza inadeguate.

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