Due mesi di moratoria a Napoli. Li ha concessi il Commissario europeo Janez Potočnik (Nella foto), dopo di che farà scattare le sanzioni.
Greenreport - Lo rivela il ministro dell'ambiente Corrado Clini che spiega: «Abbiamo tempi strettissimi per intervenire in maniera convincente. Altrimenti sarà una multa colossale, che pagheremo tutti, che pagheranno soprattutto coloro che non hanno alcuna colpa, quelli che si impegnano per l'ambiente, che poi sono la maggioranza dei cittadini». «Nei due mesi concessi da Potočnik - aggiunge - , non si costruisce un inceneritore (ove questa fosse la tecnologia risolutiva, e dubito comunque che l'inceneritore sia la risposta, se non è vista dentro la programmazione di un ciclo completo dei rifiuti). In due mesi non si allestisce forse nemmeno una discarica».
«Potočnik sa tutto questo - prosegue - . E l'Europa infatti non pretende "La" soluzione già realizzata bensì ci chiede credibilità. Le polemiche - anche queste di questi giorni - tolgono credibilità e avvicinano la multa. L'Europa ci ha dato fiducia ancora una volta, e merita di essere trattata con rispetto, onestà e rigore. Come lo meritano i cittadini napoletani. Meritano rispetto, non prese in giro».
Netta la risposta del sindaco di Napoli Luigi De Magistris: «Non c'é nessuna emergenza rifiuti a Napoli. Sono arrabbiatissimo per i titoli usciti al riguardo sui giornali che sono un danno forte d'immagine alla città». Poi aggiunge: «é dal primo agosto che in strada non c'é un sacchetto di immondizia. Certo c'é precarietà perché stiamo rompendo un sistema che è anche criminale».
Non essendo fisicamente a Napoli non possiamo verificare chi abbia ragione o torto, di una cosa siamo sicuri avendo seguito la vicenda per anni: mandare i rifiuti in Olanda per nave come si sta facendo ora nel capoluogo Campano non è una soluzione ambientalmente sostenibile. Giusto aumentare la raccolta differenziata, che è a livelli bassissimi, ma nemmeno questo da solo è la soluzione. Come non lo è il solo incenerimento tanto per chiarirsi. I rifiuti vanno gestiti attraverso la creazione di un ciclo integrato che darebbe certamente anche un aiuto a combattere la malavita organizzata e che altrettanto certamente ha bisogno di più tempo dei due mesi. Ma che nulla ha a che vedere con logiche impossibili (è una questione di fisica non di volontà o non volontà) quali ad esempio "rifiuti zero".
Greenreport - Lo rivela il ministro dell'ambiente Corrado Clini che spiega: «Abbiamo tempi strettissimi per intervenire in maniera convincente. Altrimenti sarà una multa colossale, che pagheremo tutti, che pagheranno soprattutto coloro che non hanno alcuna colpa, quelli che si impegnano per l'ambiente, che poi sono la maggioranza dei cittadini». «Nei due mesi concessi da Potočnik - aggiunge - , non si costruisce un inceneritore (ove questa fosse la tecnologia risolutiva, e dubito comunque che l'inceneritore sia la risposta, se non è vista dentro la programmazione di un ciclo completo dei rifiuti). In due mesi non si allestisce forse nemmeno una discarica».
«Potočnik sa tutto questo - prosegue - . E l'Europa infatti non pretende "La" soluzione già realizzata bensì ci chiede credibilità. Le polemiche - anche queste di questi giorni - tolgono credibilità e avvicinano la multa. L'Europa ci ha dato fiducia ancora una volta, e merita di essere trattata con rispetto, onestà e rigore. Come lo meritano i cittadini napoletani. Meritano rispetto, non prese in giro».
Netta la risposta del sindaco di Napoli Luigi De Magistris: «Non c'é nessuna emergenza rifiuti a Napoli. Sono arrabbiatissimo per i titoli usciti al riguardo sui giornali che sono un danno forte d'immagine alla città». Poi aggiunge: «é dal primo agosto che in strada non c'é un sacchetto di immondizia. Certo c'é precarietà perché stiamo rompendo un sistema che è anche criminale».
Non essendo fisicamente a Napoli non possiamo verificare chi abbia ragione o torto, di una cosa siamo sicuri avendo seguito la vicenda per anni: mandare i rifiuti in Olanda per nave come si sta facendo ora nel capoluogo Campano non è una soluzione ambientalmente sostenibile. Giusto aumentare la raccolta differenziata, che è a livelli bassissimi, ma nemmeno questo da solo è la soluzione. Come non lo è il solo incenerimento tanto per chiarirsi. I rifiuti vanno gestiti attraverso la creazione di un ciclo integrato che darebbe certamente anche un aiuto a combattere la malavita organizzata e che altrettanto certamente ha bisogno di più tempo dei due mesi. Ma che nulla ha a che vedere con logiche impossibili (è una questione di fisica non di volontà o non volontà) quali ad esempio "rifiuti zero".
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