lunedì, dicembre 19, 2011
Il viceministro siriano agli Affari Esteri Faysal Al Maqdad ha firmato oggi al Cairo un documento per la protezione dei civili che prevede il dispiegamento di osservatori arabi nel paese.

Agenzia Misna - Si tratta di un passo avanti nella soluzione della crisi che da diversi mesi scuote la Siria e che provocato finora – secondo un bilancio sottoscritto dall’Onu – oltre 5000 vittime. Il documento, controfirmato dall’assistente del Segretario Generale della Lega Araba Ahmed ben Helli, e fortemente sostenuto dal Qatar, prevede inoltre il ritiro dell’esercito dalle città siriane, la liberazione di prigionieri politici e l’avvio di una mediazione con l’opposizione.

Se sul piano politico-diplomatico sembra aprirsi qualche spiraglio, la situazione nel paese non offre segnali altrettanto positivi: Nella provincia di Idleb, nord-ovest, sono proseguiti nel fine settimana scontri tra soldati e disertori non lontano dalla zona della frontiera turca. A Quseir, nella regione di Hosm, alcune case sono state parzialmente distrutte da un assalto con armi pesanti mentre l’Osservatorio per i diritti umani (Osdh) denuncia l’uccisione di cinque civili nella località di Deir Ezzor.

I bilanci forniti dalle ong e associazioni per la democrazia, non sono tuttavia confrontabili con quelle di fonti indipendenti a cui dall’inizio della crisi non è consentito l’accesso nel paese.

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