Ha invitato la popolazione curda a rivoltarsi contro Ankara il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) formazione separatista illegale in Turchia.
Agenzia Misna - Lo riferisce il quotidiano turco ‘Hurriyet’. L’appello arriva a un giorno da un bombardamento aereo che ha colpito il villaggio di Ortasu (nei pressi della città di Uludere), nella provincia orientale di Sirnak al confine con l’Iraq. Per stessa ammissione del governo, almeno 35 civili sono stati uccisi, estranei al Pkk e probabilmente contadini che stavano contrabbandando carburante (o sigarette a seconda delle fonti) con il vicino Iraq. In un comunicato, il Pkk ha invitato “il popolo del Kurdistan a reagire contro questo massacro e a cercare di risolvere le sue rivendicazioni attraverso rivolte”.
Ai funerali delle vittime, oggi, secondo diverse fonti giornalistiche la tensione era palpabile. E diversi sono stati gli slogan contro il primo ministro Recep Tayyip Erdogan non solo a Ortasu, ma anche nella lontana Istanbul dove ieri la polizia ha impiegato gas lacrimogeni e manganelli per disperdere una manifestazione.
Dallo scorso luglio si è assistiti a un’escalation delle operazioni militari di Ankara contro i separatisti curdi con azioni di terra e di aria condotte anche al di là dei confini, in territorio iracheno. Difficile stabilire con certezza il bilancio di queste operazioni.
Agenzia Misna - Lo riferisce il quotidiano turco ‘Hurriyet’. L’appello arriva a un giorno da un bombardamento aereo che ha colpito il villaggio di Ortasu (nei pressi della città di Uludere), nella provincia orientale di Sirnak al confine con l’Iraq. Per stessa ammissione del governo, almeno 35 civili sono stati uccisi, estranei al Pkk e probabilmente contadini che stavano contrabbandando carburante (o sigarette a seconda delle fonti) con il vicino Iraq. In un comunicato, il Pkk ha invitato “il popolo del Kurdistan a reagire contro questo massacro e a cercare di risolvere le sue rivendicazioni attraverso rivolte”.
Ai funerali delle vittime, oggi, secondo diverse fonti giornalistiche la tensione era palpabile. E diversi sono stati gli slogan contro il primo ministro Recep Tayyip Erdogan non solo a Ortasu, ma anche nella lontana Istanbul dove ieri la polizia ha impiegato gas lacrimogeni e manganelli per disperdere una manifestazione.
Dallo scorso luglio si è assistiti a un’escalation delle operazioni militari di Ankara contro i separatisti curdi con azioni di terra e di aria condotte anche al di là dei confini, in territorio iracheno. Difficile stabilire con certezza il bilancio di queste operazioni.
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È presente 1 commento
mi vergogno di essere un cittadino turco.
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