"Calzini cercasi disperatamente". Amnesty International accanto ai migranti che attraversano il Messico
Amnesty International ha lanciato una nuova provocatoria campagna per mettere in luce il dramma di migliaia di migranti centroamericani che attraversano ogni anno il Messico
Amnesty - Quando l'organizzazione per i diritti umani ha intervistato i migranti chiedendo loro quale sola cosa porterebbero con sé dovendo lasciare il paese, la risposta è stata "un paio di calzini". Abitanti di Città del Messico hanno risposto alla stessa domanda in modo variegato, dalla carta d'identità alla salsa piccante. Le interviste sono contenute in un video di 3 minuti che viene pubblicato oggi sul nuovo sito www.sendsocks.org , che invita il pubblico a donare calzini, come gesto di solidarietà nei confronti dei migranti centroamericani che attraversano il Messico.
"La maggior parte dei migranti ci ha raccontato che parte senza portare nulla, per timore di essere aggrediti e derubati durante il viaggio; avere con sé qualcosa di valore aumenterebbe solo il rischio di essere rapiti" - ha spiegato Rupert Knox, ricercatore di Amnesty International sul Messico. "Siamo rimasti sinceramente sorpresi quando ci hanno detto che la cosa di cui hanno disperatamente bisogno per il loro viaggio sono i calzini. In viaggi che possono durate centinaia di chilometri, una vescica non curata può mettere la tua vita in pericolo, e un paio di calzini nuovi può fare la differenza".
Spinti dalla povertà e dall'insicurezza, i migranti centroamericani si mettono in cammino verso nord, sperando di attraversare incolumi il Messico per raggiungere gli Usa. Molti finiscono per essere rapiti, stuprati e assassinati da bande criminali spesso colluse con le autorità. I responsabili vengono raramente chiamati a rispondere di fronte alla giustizia molti casi di migranti rapiti e uccisi non sono sottoposti a indagini adeguate.
"I migranti sono determinati a rischiare tutto nella speranza di un futuro migliore, ma per molti di loro il viaggio attraverso il Messico, uno dei più pericolosi al mondo, finisce per rivelarsi un'esperienza devastante" - ha aggiunto Knox.
Il governo messicano non ha mantenuto la promessa di proteggere i migranti.
"Le leggi e le altre misure adottate dalle autorità hanno inciso poco o nulla sulla situazione. Da due anni, Amnesty International chiede un piano d'azione per la protezione dei migranti. Speriamo che con questa nuova campagna spingeremo il governo a passare dalle parole ai fatti"- ha concluso Knox.
Ulteriori informazioni
Non esistono dati ufficiali sul numero di migranti irregolari che attraversano il Messico, mentre è noto che nel 2011 60.000 di essi sono stati arrestati e rimpatriati. Nove su dieci delle decine di migliaia di uomini, donne e bambini che entrano in Messico come migranti irregolari provengono da altri paesi dell'America Centrale, soprattutto El Salvador, Guatemala, Honduras e Nicaragua. La maggior parte di essi ha come meta gli Usa.
Il Messico è uno dei pochi paesi al mondo ad essere contemporaneamente destinazione e luogo di transito dei migranti, così come punto di partenza per migliaia di messicani che cercano di trovare un lavoro negli Usa.
Nel febbraio 2011, la Commissione nazionale dei diritti umani ha riferito che nei sei mesi precedenti erano stati sequestrati 11.000 migranti. Per tutto l'anno scorso, i difensori dei diritti dei migranti hanno subito attacchi, minacce di morte e intimidazioni a causa del loro lavoro.
Il 26 gennaio alle 19, ora locale, di fronte alla sede del ministero degli Interni a Città del Messico verranno appese centinaia di paia di calzini usati e verrà proiettato il filmato della campagna di solidarietà con i migranti.
Amnesty - Quando l'organizzazione per i diritti umani ha intervistato i migranti chiedendo loro quale sola cosa porterebbero con sé dovendo lasciare il paese, la risposta è stata "un paio di calzini". Abitanti di Città del Messico hanno risposto alla stessa domanda in modo variegato, dalla carta d'identità alla salsa piccante. Le interviste sono contenute in un video di 3 minuti che viene pubblicato oggi sul nuovo sito www.sendsocks.org , che invita il pubblico a donare calzini, come gesto di solidarietà nei confronti dei migranti centroamericani che attraversano il Messico.
"La maggior parte dei migranti ci ha raccontato che parte senza portare nulla, per timore di essere aggrediti e derubati durante il viaggio; avere con sé qualcosa di valore aumenterebbe solo il rischio di essere rapiti" - ha spiegato Rupert Knox, ricercatore di Amnesty International sul Messico. "Siamo rimasti sinceramente sorpresi quando ci hanno detto che la cosa di cui hanno disperatamente bisogno per il loro viaggio sono i calzini. In viaggi che possono durate centinaia di chilometri, una vescica non curata può mettere la tua vita in pericolo, e un paio di calzini nuovi può fare la differenza".
Spinti dalla povertà e dall'insicurezza, i migranti centroamericani si mettono in cammino verso nord, sperando di attraversare incolumi il Messico per raggiungere gli Usa. Molti finiscono per essere rapiti, stuprati e assassinati da bande criminali spesso colluse con le autorità. I responsabili vengono raramente chiamati a rispondere di fronte alla giustizia molti casi di migranti rapiti e uccisi non sono sottoposti a indagini adeguate.
"I migranti sono determinati a rischiare tutto nella speranza di un futuro migliore, ma per molti di loro il viaggio attraverso il Messico, uno dei più pericolosi al mondo, finisce per rivelarsi un'esperienza devastante" - ha aggiunto Knox.
Il governo messicano non ha mantenuto la promessa di proteggere i migranti.
"Le leggi e le altre misure adottate dalle autorità hanno inciso poco o nulla sulla situazione. Da due anni, Amnesty International chiede un piano d'azione per la protezione dei migranti. Speriamo che con questa nuova campagna spingeremo il governo a passare dalle parole ai fatti"- ha concluso Knox.
Ulteriori informazioni
Non esistono dati ufficiali sul numero di migranti irregolari che attraversano il Messico, mentre è noto che nel 2011 60.000 di essi sono stati arrestati e rimpatriati. Nove su dieci delle decine di migliaia di uomini, donne e bambini che entrano in Messico come migranti irregolari provengono da altri paesi dell'America Centrale, soprattutto El Salvador, Guatemala, Honduras e Nicaragua. La maggior parte di essi ha come meta gli Usa.
Il Messico è uno dei pochi paesi al mondo ad essere contemporaneamente destinazione e luogo di transito dei migranti, così come punto di partenza per migliaia di messicani che cercano di trovare un lavoro negli Usa.
Nel febbraio 2011, la Commissione nazionale dei diritti umani ha riferito che nei sei mesi precedenti erano stati sequestrati 11.000 migranti. Per tutto l'anno scorso, i difensori dei diritti dei migranti hanno subito attacchi, minacce di morte e intimidazioni a causa del loro lavoro.
Il 26 gennaio alle 19, ora locale, di fronte alla sede del ministero degli Interni a Città del Messico verranno appese centinaia di paia di calzini usati e verrà proiettato il filmato della campagna di solidarietà con i migranti.
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