Oggi l'Ufficio nazionale delle statistiche della Cina ha annunciato che «a fine 2011, il numero degli abitanti urbani in Cina ha superato per la prima volta quello della popolazione rurale».

GreenReport - I cinesi urbanizzati sono aumentati di 21 milioni, raggiungendo i 690,79 milioni di persone, il 51,27% del totale del Paese più popoloso del mondo. Nello stesso periodo la popolazione rurale cinese è calata di 14,56 milioni di persone, scendendo a 656,56 milioni. In tutto i cinesi sono 6,44 milioni in più che alla fine del 2010, raggiungendo 1 miliardo e 34° milioni di abitanti. Ma cominciano presentarsi alcuni problemi relativi alla politica del figlio unico ed all'aumento del benessere.

La popolazione tra i 15 ed i 64 anni è intorno ad un miliardo di persone, il 74,4% del totale, in calo dello 0,1% rispetto al 2010, ma è il segnale del progressivo invecchiamento della popolazione. Li Xinjing, segretario aggiunto del Comitato del Partito comunista cinese per l'Ufficio municipale degli affari civili di Pechino, ha annunciato che la municipalità della capitale offrirà delle sovvenzioni per costruire un gran numero di case di riposo destinate ai pensionati proprio per far fronte al rapido invecchiamento della popolazione: «Il governo municipale offrirà una sovvenzione di più di 8.000 yuan per ogni letto in una casa di riposo privata di nuova costruzione. Pechino conta attualmente 401 case di riposo, delle quali 195 private, con un totale di 70.000 letti».

Nelle campagne più povere e spopolate spesso i vecchi sono la maggioranza, ma l'invecchiamento cinese è particolarmente visibile nelle metropoli gonfiate dall'urbanizzazione rapida: a Pechino alla fine del 2010 c'erano 2,35 milioni di persone di oltre 60 anni, il 18,7% dei cittadini registrati. Nel 2015 gli anziani nella capitale cinese saranno almeno 3,2 milioni. Il governo municipale pensa di aumentare il numero dei letti nelle case di riposo a 120.000 entro la fine del 2015 e prevede anche di aumentare il finanziamento per il loro funzionamento quotidiano.