Almeno 80 persone, tra cui 37 civili, sono morti nelle violenze del fine-settimana in tutta la Siria. Lo ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani, spiegando che le tra le vittime ci sono 26 soldati, cinque membri delle forze di sicurezza e nove disertori.
E-ilmensile - Tra le vittime civili c’è un bambino di nove anni, ucciso nella regione centrale di Homs, dove sono morte altre sette persone. Altri cinque civili hanno perso la vita nella provincia settentrionale di Idlib e sei nell’area di damasco. Un’altro è stato ucciso a Damasco nel quartiere di Juber. La rivolta contro il regime di Bashar el Assad ha preso piede anche nei sobborghi di Damasco dove oggi le truppe regolari hanno combattuto per riprendere il controllo di Douma, Saaba, Irbin e Hamuriye. Gli scontri sono “i piu’ vicini alla capitale dall’inizio della rivolta”, a metà marzo 2011, hanno sottolineato gli attivisti dell’Osservatorio siriano sui diritti umani. Presa di mira anche Rankus, sulle montagne a 45 chilometri a nord della capitale, assediata da 5 giorni.
E-ilmensile - Tra le vittime civili c’è un bambino di nove anni, ucciso nella regione centrale di Homs, dove sono morte altre sette persone. Altri cinque civili hanno perso la vita nella provincia settentrionale di Idlib e sei nell’area di damasco. Un’altro è stato ucciso a Damasco nel quartiere di Juber. La rivolta contro il regime di Bashar el Assad ha preso piede anche nei sobborghi di Damasco dove oggi le truppe regolari hanno combattuto per riprendere il controllo di Douma, Saaba, Irbin e Hamuriye. Gli scontri sono “i piu’ vicini alla capitale dall’inizio della rivolta”, a metà marzo 2011, hanno sottolineato gli attivisti dell’Osservatorio siriano sui diritti umani. Presa di mira anche Rankus, sulle montagne a 45 chilometri a nord della capitale, assediata da 5 giorni.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.