Un intervento a sorpresa, tra una folla di sostenitori radunati nella piazza degli Omayyadi, a Damasco, “per lavorare insieme per una Siria rinnovata”: così si è presentato oggi il presidente siriano Bashar Al Assad, camicia azzurra e giacca senza cravatta, il giorno dopo il suo discorso alla nazione trasmesso alla televisione di Stato.
Agenzia Misna - “Voglio essere qui tra voi a Damasco capitale del Bilad Al Sham – ha detto microfono alla mano sottolineando il termine arabo con cui è anche nota la Siria e che storicamente comprende regioni esterne al paese – che hanno voluto trasformare da terra di sentimenti e di pace in terra di distruzione, uccisioni e sovversione”. Secondo l’agenzia di stampa ‘Sana’, manifestazioni a sostegno di Assad si sono svolte anche ad Aleppo, Latakia, Deir Ezzor, Hassake, Daraa, Soueidaa e Idlib. La stessa fonte riferisce di quatto militari uccisi nei dintorni di Damasco e di altri otto feriti “da un gruppo terroristico”.
I Comitati di coordinamento locale – che monitorano e promuovono le iniziative anti-regime – hanno a loro volta riferito di manifestazioni contro il governo a Deir Ezzor, di un sit-in ad Aleppo e di tre persone uccise dalle forze di sicurezza a Idlib e Homs. In quest’ultima città, fonti di stampa internazionale hanno riferito della morte di un giornalista francese della televisione France 2, raggiunto da un colpo di mortaio che ha causato il ferimento di altre persone tra cui un giornalista belga. Il bilancio è ancora provvisorio, le vittime secondo alcune fonti sono otto.
Intanto, alcuni media arabi hanno dato grande enfasi alle dichiarazioni di uno degli osservatori della Lega Araba inviati in Siria. Anwar Malek, algerino, ha lasciato polemicamente la missione sostenendo la sua inutilità. “Ciò che ho visto è un disastro umanitario – ha detto Malek – il regime non sta commettendo un crimine di guerra ma una serie di crimini contro la popolazione (…). I cecchini sono ovunque, colpiscono i civili. La gente viene rapita, i prigionieri sono torturati e nessuno viene rilasciato”.
Agenzia Misna - “Voglio essere qui tra voi a Damasco capitale del Bilad Al Sham – ha detto microfono alla mano sottolineando il termine arabo con cui è anche nota la Siria e che storicamente comprende regioni esterne al paese – che hanno voluto trasformare da terra di sentimenti e di pace in terra di distruzione, uccisioni e sovversione”. Secondo l’agenzia di stampa ‘Sana’, manifestazioni a sostegno di Assad si sono svolte anche ad Aleppo, Latakia, Deir Ezzor, Hassake, Daraa, Soueidaa e Idlib. La stessa fonte riferisce di quatto militari uccisi nei dintorni di Damasco e di altri otto feriti “da un gruppo terroristico”.
I Comitati di coordinamento locale – che monitorano e promuovono le iniziative anti-regime – hanno a loro volta riferito di manifestazioni contro il governo a Deir Ezzor, di un sit-in ad Aleppo e di tre persone uccise dalle forze di sicurezza a Idlib e Homs. In quest’ultima città, fonti di stampa internazionale hanno riferito della morte di un giornalista francese della televisione France 2, raggiunto da un colpo di mortaio che ha causato il ferimento di altre persone tra cui un giornalista belga. Il bilancio è ancora provvisorio, le vittime secondo alcune fonti sono otto.
Intanto, alcuni media arabi hanno dato grande enfasi alle dichiarazioni di uno degli osservatori della Lega Araba inviati in Siria. Anwar Malek, algerino, ha lasciato polemicamente la missione sostenendo la sua inutilità. “Ciò che ho visto è un disastro umanitario – ha detto Malek – il regime non sta commettendo un crimine di guerra ma una serie di crimini contro la popolazione (…). I cecchini sono ovunque, colpiscono i civili. La gente viene rapita, i prigionieri sono torturati e nessuno viene rilasciato”.
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Sono presenti 2 commenti
ormai nessuno crede a queste bugie la gente ha aperto gli occhi! Se sapevi che erano gruppi terroristici da fuori perché dall'inizio non hai mai fatto niente per fermarli? ormai non ti vuole più nessuno se hai un minimo di orgoglio ritirati hai guadagnato abbastanza sulla povera gente! e speriamo che la Siria si rialzi presto con un presidente. Questa è un'utopia perché purtroppo chi arriva a quei livelli non sarà mai una persona onesta, la razza umana non si è ancora evoluta in quel senso pensano solo alla materia e mai allo spirito! Anche per noi italiani ormai è arrivata una situazione di dittatura, Monti ma chi ti ha mai votato! lui agevola solo le banche per interessi! e noi tra poco dobbiamo pagare le tasse anche su l'aria che respiriamo! me ne vado a vivere all'estero! ciao Kristel
Scusate mi si era cancellata una parola importante ......nella frase: speriamo che la Siria si rialzi con un presidente...... ONESTO!!! Kristel
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