La Lega Araba ha fatto sapere che in settimana potrebbe discutere la proposta dell’emiro del Qatar, Hamad bin Khalifa Al Thani, di inviare truppe in Siria per bloccare la repressione degli attivisti da parte dell’esercito fedele al presidente Bashir al Assad.
Eilmensile - La proposta dell’emiro, che aveva sostenuto l’intervento Nato in Libia, è la prima che si è levata dal mondo arabo per un intervento in Siria. L’idea ha però creato una divisione in seno alla Lega Araba. Il presidente tunisino Moncef Marzouki ha detto che: “Un’intervento di questo tipo significherebbe l’espansione della guerra a tutta la regione, aprendo la strada per un intervento a tutte le grandi potenze, che seguirebbero l’intervento della Turchia, di Israele, dell’Iran e di Hezbollah. Questo significherebbe l’esplosione dell’intera regione”.
Secondo il Jerusalem Post, l’Iran, in risposta alla proposta dell’emiro, avrebbe dichiarato il pieno appoggio al presidente siriano Assad in caso venga attaccato da potenze straniere.
Intanto in Siria si continua a morire. Questa mattina a Homs sono stati uccisi cinque civili, tra cui una donna. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh). “Cinque persone, tra cui una donna, sono rimasti uccisi e nove feriti dopo che le milizie pro-regime hanno aperto il fuoco alla cieca contro la panetteria al-Khatib e vi hanno dato fuoco”, ha riferito l’Osdh citando informazioni avute da residenti a Homs. Si riportano anche di cinque feriti nella città di Ariha, nella provincia di Idleb (nel nord-ovest).
Eilmensile - La proposta dell’emiro, che aveva sostenuto l’intervento Nato in Libia, è la prima che si è levata dal mondo arabo per un intervento in Siria. L’idea ha però creato una divisione in seno alla Lega Araba. Il presidente tunisino Moncef Marzouki ha detto che: “Un’intervento di questo tipo significherebbe l’espansione della guerra a tutta la regione, aprendo la strada per un intervento a tutte le grandi potenze, che seguirebbero l’intervento della Turchia, di Israele, dell’Iran e di Hezbollah. Questo significherebbe l’esplosione dell’intera regione”.
Secondo il Jerusalem Post, l’Iran, in risposta alla proposta dell’emiro, avrebbe dichiarato il pieno appoggio al presidente siriano Assad in caso venga attaccato da potenze straniere.
Intanto in Siria si continua a morire. Questa mattina a Homs sono stati uccisi cinque civili, tra cui una donna. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh). “Cinque persone, tra cui una donna, sono rimasti uccisi e nove feriti dopo che le milizie pro-regime hanno aperto il fuoco alla cieca contro la panetteria al-Khatib e vi hanno dato fuoco”, ha riferito l’Osdh citando informazioni avute da residenti a Homs. Si riportano anche di cinque feriti nella città di Ariha, nella provincia di Idleb (nel nord-ovest).
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