domenica, gennaio 15, 2012
Disastri, fallimenti, superficialità, pazzie, delitti efferati e vandalismi: controllare la salute fisica non basta, non bisogna trascurare i controlli psicologici!

di Gennaro Iasevoli

Nella società contadina, le persone vivevano il lavoro in maniera più semplice e meno pericolosa e le possibilità di causare danni agli altri in maniera sconsiderata erano più limitate. Ma oggi, le scienze e le tecniche permettono la costruzione e l’utilizzazione di strumenti possenti, come centrali atomiche, aerei, sommergibili, treni e stazioni spaziali, con riflessi culturali, comportamentali e psicologici sulla mente dei giovani e degli adulti. Non tutti sono in grado di resistere al cambiamento; la stessa fantasia e le emozioni che risiedono nella mente umana sono condizionate dalla enormità degli stimoli che vengono diffusi da queste nuove realtà. Gli strumenti disponibili oggi per mano dell’uomo compiono operazioni incisive nell’ambito della movimentazione degli esseri e della materia, fino a modificare le condizioni ambientali. Ma qualcuno reagisce bene e vive meglio di prima, mentre qualche altro reagisce male e peggiora su tutti i fronti, fino a commettere dei gravi errori.

Oggi noi tutti siamo immersi in un ambiente vitale fortemente stressante per la insopportabile densità abitativa. Molte persone hanno la persistente stanchezza derivata da una vita lunga scolastica e per un lavoro che esige un impegno multiforme e senza orari. Chi può permettersi un divertimento vive emozioni “preconfezionate”, che comportano un effetto ossessivo-compulsivo. Moltissimi sono afflitti dall’insicurezza economica e tentati da obiettivi irraggiungibili. Infine altri cedono alle illusioni di grandezza e danno un “calcio” all’umiltà ed alla fratellanza disinteressata.

Le vie di uscita da questi stress sono imprevedibili, pericolose e spesso criminali, come si evince dalle tragedie di cui siamo continuamente testimoni. Gli autori si sentono male e reagiscono con gesti inconsulti nel tentativo di trovare la strada di un irraggiungibile benessere. Perciò cari lettori, inutile illudersi che possa bastare il controllo ossessivo del colesterolo o il controllo del battito cardiaco per essere sicuri che tutto è a posto. Oggi si pone, senza mezzi termini, il problema del controllo, almeno annuale, dei comportamenti psicologici di chi ha in mano, per qualsiasi ragione, la vita degli altri.

Credo che non bisogna essere psicologo per capire che oggi tanti errori umani, leggerezze, reazioni incontrollate e crimini si potrebbero evitare con la diffusione delle indagini psicologiche preventive. Almeno chi ha compiti di vitale responsabilità dovrebbe essere periodicamente, come si fa ad esempio per il colesterolo e per il muscolo cardiaco, effettivamente sottoposto anche a precisi controlli mentali, in laboratori di psicologia che già esistono in tutto il mondo.

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