venerdì, gennaio 06, 2012
L’Ungheria ha urgentemente bisogno di un accordo con il Fondo monetario internazionale per ricevere un salvataggio in extremis dall’istituzione di Washington e dall’Unione europea.

E-ilmensile - La situazione ungherese peggiora di ora in ora: i contratti credit-default swap, che misurano il rischio-default, sono in rialzo di 29 centesimi a 745, un nuovo record. Il forint, la valuta magiara, è scesa ai minimi storici, a 324,07 per un euro. Stamane l’asta dei bond è andata malissimo: sono stati venduti titoli per 35 miliardi di fiorini contro i 45 miliardi programmati, con i tassi di quelli annuali che hanno raggiunto il 9,96 percento contro il 7,91 percento del 22 dicembre scorso.

A lanciare un grido d’allarme è stato il capo dei negoziatori di Budapest nelle trattative, Tamas Fellegi, che chiede un pacchetto di assistenza all’Fmi e all’Ue: senza il credito richiesto da Budapest, tra i 15 e i 20 miliardi di dollari, l’Ungheria rischia il default. Un analista di Bnp Paribas ha parlato di “situazione di panico”.

Ma i negoziati erano stati sospesi dall’Fmi e dall’Unione europea dopo l’entrata in vigore della nuova legge voluta dal governo di Viktor Orbàn che riduce l’autonomia della banca centrale ungherese violando i Trattati europei e le norme internazionali. Secondo il quotidiano tedesco Die Welt gli investitori internazionali prospettano la bancarotta ungherese entro un mese, evento che avrebbe gravi conseguenze per le banche di tutta Europa.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa