Questo è l’anno preconizzato e temuto da una gran moltitudine di persone
L’anno in cui il nostro pianeta, navicella spaziale dell’umanità a zonzo per il cosmo, dovrebbe, per qualche causa non assolutamente certa, andare incontro alla distruzione trascinando nel nulla il suo strampalato equipaggio: noi tutti senza distinzione di colore né di casta o religione. Questa minaccia verrebbe dallo spazio ed è presa molta sul serio: pensate che ci sono migliaia e migliaia di persone che stanno assurdamente prenotando (quindi versando suon di caparre) bunker di lusso presso un astuto imprenditore, guarda caso italoamericano, Robert Vicino, nella speranza di sopravvivere o quanto meno procrastinare la fine.
Imperversa alla grande la profezia del calendario dei Maya, antico popolo di cui in molti oggi sono divenuti veri appassionati e studiosi. Si tengono conferenze, si pubblicano volumi, si producono film che descrivono con scoppiettanti effetti speciali quello che dovrebbe avvenire... Si va dicendo che già si scorgono i segni che sono scritti nella Bibbia per la fine del mondo, e che questa volta sia vero!
Lo spazio profondo ha da sempre affascinato i popoli, che già nei millenni passati stavano col naso all’insù con i loro sacerdoti aruspici a studiar le stelle, per coglier dai loro moti arcane profezie. Gli Egizi, gli Assiro-Babilonesi, i Maya stessi, gli antichi popoli del nord che costruirono Stonehenge nel neolitico: una lunga schiera che traccia una linea di continuità sull’anelito dell’umana conoscenza. E’ la consapevolezza della caducità dell’esistenza terrena che a volte si tenta di celare o ignorare e che come risultato porta diritti al vivere attuale ove solo il presente conta, ove solo quel che possiedi ha valore e se tuo fratello non ha di che sopravvivere… pazienza, non è colpa tua. Ora si teme sia arrivato il Giorno del Giudizio.
Comunque niente paura: anche gli studiosi delle civiltà precolombiane non si sono mai messi d'accordo sul preciso significato della fine del calendario. La scuola di pensiero dominante da un decennio a questa parte indica che la fine del tredicesimo ciclo di 144mila giorni (baktun) va interpretato semplicemente come un cambiamento di epoca da accogliere con gioia. Infatti gli odierni discendenti dei summenzionati menagrami, che vivono oggi nelle terre dei loro padri, non sono minimamente preoccupati dello scadere del tempo ma anzi si fregano le mani: già pregustano quanti andranno per turismo in quei luoghi e quanta “fine del mondo” di denaro porteranno nelle loro esauste casse.
Mancava poi soltanto l’annuncio della Nasa a contribuire ad aumentare timori: proprio di recente, l’ente americano ha diffuso un dossier di 145 pagine realizzato dalla Us National Academy of Science che evidenzia un importante aumento delle attività solari, che potrebbero causare disservizi e danni ai diversi sistemi elettronici terrestri. Lo scenario rappresentato nella relazione inevitabilmente richiama alla memoria un intenso fenomeno magnetico verificatosi nel 1859. Se una tempesta solare di tale portata dovesse riverificarsi oggi, l’umanità potrebbe subire una regressione tecnologica senza precedenti. Ci sono poi gli ottimisti che, forti del fatto che una tempesta solare eccezionale si è già verificatasi tra il 22 ed il 23 gennaio 2012 senza particolari conseguenze, ritengono che le prossime si comporteranno allo stesso modo, cioè senza danni agli apparati elettronici né ai computer. Insomma, niente paure inutili. E infatti la Nasa ha aperto una speciale sezione sul suo sito nella quale cerca di rassicurare l'opinione pubblica. Il portale, in poche ore, è stato preso d’assalto e inondato con oltre 5mila messaggi inviati da persone preoccupatissime: alcune hanno persino domandato se fosse il caso di ricorrere al suicidio. 21-12-2012: quattro giorni dopo questa fatidica data sarà Natale ancora una volta. Chissà se l’uomo capirà!
L’anno in cui il nostro pianeta, navicella spaziale dell’umanità a zonzo per il cosmo, dovrebbe, per qualche causa non assolutamente certa, andare incontro alla distruzione trascinando nel nulla il suo strampalato equipaggio: noi tutti senza distinzione di colore né di casta o religione. Questa minaccia verrebbe dallo spazio ed è presa molta sul serio: pensate che ci sono migliaia e migliaia di persone che stanno assurdamente prenotando (quindi versando suon di caparre) bunker di lusso presso un astuto imprenditore, guarda caso italoamericano, Robert Vicino, nella speranza di sopravvivere o quanto meno procrastinare la fine.
Imperversa alla grande la profezia del calendario dei Maya, antico popolo di cui in molti oggi sono divenuti veri appassionati e studiosi. Si tengono conferenze, si pubblicano volumi, si producono film che descrivono con scoppiettanti effetti speciali quello che dovrebbe avvenire... Si va dicendo che già si scorgono i segni che sono scritti nella Bibbia per la fine del mondo, e che questa volta sia vero!
Lo spazio profondo ha da sempre affascinato i popoli, che già nei millenni passati stavano col naso all’insù con i loro sacerdoti aruspici a studiar le stelle, per coglier dai loro moti arcane profezie. Gli Egizi, gli Assiro-Babilonesi, i Maya stessi, gli antichi popoli del nord che costruirono Stonehenge nel neolitico: una lunga schiera che traccia una linea di continuità sull’anelito dell’umana conoscenza. E’ la consapevolezza della caducità dell’esistenza terrena che a volte si tenta di celare o ignorare e che come risultato porta diritti al vivere attuale ove solo il presente conta, ove solo quel che possiedi ha valore e se tuo fratello non ha di che sopravvivere… pazienza, non è colpa tua. Ora si teme sia arrivato il Giorno del Giudizio.
Comunque niente paura: anche gli studiosi delle civiltà precolombiane non si sono mai messi d'accordo sul preciso significato della fine del calendario. La scuola di pensiero dominante da un decennio a questa parte indica che la fine del tredicesimo ciclo di 144mila giorni (baktun) va interpretato semplicemente come un cambiamento di epoca da accogliere con gioia. Infatti gli odierni discendenti dei summenzionati menagrami, che vivono oggi nelle terre dei loro padri, non sono minimamente preoccupati dello scadere del tempo ma anzi si fregano le mani: già pregustano quanti andranno per turismo in quei luoghi e quanta “fine del mondo” di denaro porteranno nelle loro esauste casse.
Mancava poi soltanto l’annuncio della Nasa a contribuire ad aumentare timori: proprio di recente, l’ente americano ha diffuso un dossier di 145 pagine realizzato dalla Us National Academy of Science che evidenzia un importante aumento delle attività solari, che potrebbero causare disservizi e danni ai diversi sistemi elettronici terrestri. Lo scenario rappresentato nella relazione inevitabilmente richiama alla memoria un intenso fenomeno magnetico verificatosi nel 1859. Se una tempesta solare di tale portata dovesse riverificarsi oggi, l’umanità potrebbe subire una regressione tecnologica senza precedenti. Ci sono poi gli ottimisti che, forti del fatto che una tempesta solare eccezionale si è già verificatasi tra il 22 ed il 23 gennaio 2012 senza particolari conseguenze, ritengono che le prossime si comporteranno allo stesso modo, cioè senza danni agli apparati elettronici né ai computer. Insomma, niente paure inutili. E infatti la Nasa ha aperto una speciale sezione sul suo sito nella quale cerca di rassicurare l'opinione pubblica. Il portale, in poche ore, è stato preso d’assalto e inondato con oltre 5mila messaggi inviati da persone preoccupatissime: alcune hanno persino domandato se fosse il caso di ricorrere al suicidio. 21-12-2012: quattro giorni dopo questa fatidica data sarà Natale ancora una volta. Chissà se l’uomo capirà!
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Sono presenti 6 commenti
ihihihih la fine del mondo ma finiamola con sta bufala la fine del mondo e questa ke stiamo vedendo persone ke come me non hanno un posto di lavoro e non sanno ke cazzo fare mea ke fine del mondo fine di noi si puo dire no del mondo.
Apprezzabile commento. Non sai quanto sia d'accordo con te che parli genovese. Te saluo Belin!
Complimenti per la ricca documentazione, la tua mente è simile ad una enciclopedia! Quanto alla notizia, nota da tempo,mi fa dormire sonni tranquilli, anche perchè se fine verrà sarà fine per tutti, ma a nessun uomo è dato sapere quando e come.
ahaha che gente xD Compri il bunker e poi quando esci non c' è più niente che senso ha? comunque non credo ci sia da scrivere un articolo serio su queste cose...
Forse lo hanno scritto per farci vedere quanto é scema la gente. Davvero una fine del mondo ahaha!
sfsdsv
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