Hamza Kashgari, cittadino dell'Arabia Saudita, rischia di essere incriminato per apostasia, reato punito con la pena di morte, a causa dei contenuti dei suoi tweet. Rimpatriato a forza dalla Malesia il 12 febbraio, dopo che era fuggito dall'Arabia Saudita a causa delle minacce di morte ricevute, è attualmente in carcere.
Amnesty International - Hamza Kashgari è stato arrestato in Malesia il 9 febbraio 2012 e trattenuto in un luogo sconosciuto senza poter avere accesso a un avvocato. Dopo il suo rimpatrio forzato in Arabia Saudita, è stato posto in detenzione in una struttura del ministero dell'Interno, nella capitale Riad, dove ha potuto contattare i suoi familiari. Secondo quanto appreso da Amnesty International, poco dopo l'arresto un magistrato di Gedda, la città natale di Hamza Kashgari, ha chiesto al direttore dell'Ufficio per le indagini penali l'autorizzazione ad aprire un'inchiesta nei confronti dell'uomo, auspicando che venisse estesa anche ad altri utenti di Twitter che lo avevano incoraggiato o si erano congratulati con lui.
Amnesty International considera Hamza Kashgari un prigioniero di coscienza, arrestato solo per aver esercitato il suo diritto alla libertà d'espressione e che il suo arresto e la possibile incriminazione - così come quella di altre persone per lo stesso motivo - siano incompatibili con i diritti umani fondamentali sanciti dalle convenzioni internazionali.
Amnesty International - Hamza Kashgari è stato arrestato in Malesia il 9 febbraio 2012 e trattenuto in un luogo sconosciuto senza poter avere accesso a un avvocato. Dopo il suo rimpatrio forzato in Arabia Saudita, è stato posto in detenzione in una struttura del ministero dell'Interno, nella capitale Riad, dove ha potuto contattare i suoi familiari. Secondo quanto appreso da Amnesty International, poco dopo l'arresto un magistrato di Gedda, la città natale di Hamza Kashgari, ha chiesto al direttore dell'Ufficio per le indagini penali l'autorizzazione ad aprire un'inchiesta nei confronti dell'uomo, auspicando che venisse estesa anche ad altri utenti di Twitter che lo avevano incoraggiato o si erano congratulati con lui.
Amnesty International considera Hamza Kashgari un prigioniero di coscienza, arrestato solo per aver esercitato il suo diritto alla libertà d'espressione e che il suo arresto e la possibile incriminazione - così come quella di altre persone per lo stesso motivo - siano incompatibili con i diritti umani fondamentali sanciti dalle convenzioni internazionali.
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È presente 1 commento
l'Arabia Saudita dovrebbe essere isolata a livello internazionale perché uccide i suoi stessi figli(decapitazione, torture, lapidazione) per motivi talmente ridicoli che in Occidente farebbe soltanto ridere incriminare un essere umano per quattro parole dette in modo ingenuo e incauto.Ma Allah non è il Dio della bontà?Come fa-secondo i suoif eroci rappresentanti- a volere la morte di un ragazzino di 23 anni soltanto perché ha dettod elle parole che oltretutto non offendono nessuno?E' credibile che un Dio ( di pace!) voglia la morte e la condanna pubblica per quattro frasi scritte in un blog?Io non cic redo.Per me sono i governanti di quei paesi liberticidi che agiscono in nome di Allah ma è ovvio che Allah non vuole la morte di nessuno.Altrimenti che Dio della pace sarebbe?
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