giovedì, febbraio 23, 2012
Un accordo siglato tra Hamas e il governo egiziano dovrebbe mettere fine alla crisi energetica che da due settimane ha drasticamente ridotto l’erogazione di corrente elettrica destinata alla popolazione della Striscia di Gaza.

Misna -L’accordo, di cui dà notizia un portavoce di Hamas, prevede tre fasi: nella prima, per far fronte alle immediate esigenze, società egiziane approvvigioneranno direttamente la Striscia di carburante; quindi si passerà all’ammodernamento dell’unica centrale elettrica di Gaza che passerà a una capacità produttiva di 40 megawatt; nella terza fase, la rete elettrica di Gaza sarà direttamente collegata a quella egiziana e la centrale elettrica funzionerà a gas.

A contribuire al finanziamento del progetto sarà la Banca islamica di sviluppo con una cifra pari a circa 25 milioni di euro.

Da due settimane nella Striscia la corrente è erogata per sei ore al giorno e scarseggia anche il carburante, divenuto introvabile al mercato regolare e disponibile a prezzi triplicati al mercato nero. La minore disponibilità di corrente sta creando particolari problemi anche agli ospedali e agli impianti di depurazione e pompaggio dell’acqua.

[GB]

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