Nel Duomo gremito di fedeli, don Julián Carrón, attuale presidente della Fraternità di Comunione e liberazione, ha annunciato la richiesta di apertura della causa di beatificazione del suo predecessore.
Radio Vaticana - Nel XXX anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazioe (Cl), don Julián Carrón, suo presidente, ha comunicato ai fedeli riuniti nel Duomo di Milano per ricordare don Luigi Giussani a sette anni dalla morte, di aver presentato nel giorno dell’anniversario della morte, la richiesta di apertura della causa di beatificazione e di canonizzazione di don Giussani. L’istanza è stata presentata all’arcivescovo di Milano, nella cui diocesi è nato, è vissuto e ha operato don Giussani, sacerdote diocesano, affinché l’arcivescovo voglia disporre l’apertura dell’Inchiesta informativa diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità di monsignor Luigi Giussani. Nel Duomo gremito l’applauso è scrosciato impetuoso, a sigillare un desiderio tanto atteso e desiderato. Volti commossi, compreso quello del cardinale Scola.
Dando la notizia, don Carrón si è augurato che «la Madonna, “di speranza fontana vivace”,ci aiuti ogni giorno a diventare degni delle promesse di Cristo e della immensa grazia che nel carisma di don Giussani abbiamo ricevuto e ancora riceviamo». Spetta dunque al cardinale Scola disporre «l’apertura dell’Inchiesta informativa diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità di monsignor Luigi Giussani».
Don Giussani, nato a Desio il 15 ottobre del 1922, è morto a Milano il 22 febbraio del 2005. A celebrare le esequie fu l’allora cardinale Joseph Ratzinger, che di lì a poco venne eletto papa. Il 26 maggio 1945 Giussani, ventitreenne, ricevette l’ordinazione sacerdotale dal cardinale Ildefonso Schuster, figura storica della Chiesa ambrosiana. In seguito rimase nel seminario di Venegono come insegnante. Nel 1954, trentaduenne, lasciò l’insegnamento in seminario per quello nelle scuole superiori. All’origine di questa scelta fu l’incontro con alcuni adolescenti, in treno, che lo stupirono perché non conoscevano i fondamenti del cattolicesimo. L’inizio dell’insegnamento della religione nelle scuole superiori, nel liceo Berchet di Milano, fu il momento cui si fa risalire la nascita del movimento che poi si chiamò Comunione e liberazione. Don Giussani fu insegnante al Berchet fino al 1964.
Nel corso di questi decenni Comunione e liberazione si è diffusa in tutto il mondo: a essa è legata la struttura imprenditoriale della Compagnia delle opere e fa riferimento l’associazione per il volontariato internazionale Avsi, quindi l’iniziativa del Banco alimentare. Il successore di don Giussani è don Carrón.
Radio Vaticana - Nel XXX anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazioe (Cl), don Julián Carrón, suo presidente, ha comunicato ai fedeli riuniti nel Duomo di Milano per ricordare don Luigi Giussani a sette anni dalla morte, di aver presentato nel giorno dell’anniversario della morte, la richiesta di apertura della causa di beatificazione e di canonizzazione di don Giussani. L’istanza è stata presentata all’arcivescovo di Milano, nella cui diocesi è nato, è vissuto e ha operato don Giussani, sacerdote diocesano, affinché l’arcivescovo voglia disporre l’apertura dell’Inchiesta informativa diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità di monsignor Luigi Giussani. Nel Duomo gremito l’applauso è scrosciato impetuoso, a sigillare un desiderio tanto atteso e desiderato. Volti commossi, compreso quello del cardinale Scola.
Dando la notizia, don Carrón si è augurato che «la Madonna, “di speranza fontana vivace”,ci aiuti ogni giorno a diventare degni delle promesse di Cristo e della immensa grazia che nel carisma di don Giussani abbiamo ricevuto e ancora riceviamo». Spetta dunque al cardinale Scola disporre «l’apertura dell’Inchiesta informativa diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità di monsignor Luigi Giussani».
Don Giussani, nato a Desio il 15 ottobre del 1922, è morto a Milano il 22 febbraio del 2005. A celebrare le esequie fu l’allora cardinale Joseph Ratzinger, che di lì a poco venne eletto papa. Il 26 maggio 1945 Giussani, ventitreenne, ricevette l’ordinazione sacerdotale dal cardinale Ildefonso Schuster, figura storica della Chiesa ambrosiana. In seguito rimase nel seminario di Venegono come insegnante. Nel 1954, trentaduenne, lasciò l’insegnamento in seminario per quello nelle scuole superiori. All’origine di questa scelta fu l’incontro con alcuni adolescenti, in treno, che lo stupirono perché non conoscevano i fondamenti del cattolicesimo. L’inizio dell’insegnamento della religione nelle scuole superiori, nel liceo Berchet di Milano, fu il momento cui si fa risalire la nascita del movimento che poi si chiamò Comunione e liberazione. Don Giussani fu insegnante al Berchet fino al 1964.
Nel corso di questi decenni Comunione e liberazione si è diffusa in tutto il mondo: a essa è legata la struttura imprenditoriale della Compagnia delle opere e fa riferimento l’associazione per il volontariato internazionale Avsi, quindi l’iniziativa del Banco alimentare. Il successore di don Giussani è don Carrón.
di Silvano Gianti
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