venerdì, febbraio 03, 2012
Non accenna a placarsi l’eccezionale ondata di maltempo e di gelo che si è abbattuta sull’Europa orientale, dove si contano già 164 vittime per il freddo.

Radio Vaticana - La situazione più grave si registra in Ucraina, dove il bilancio aggiornato dei morti è salito a 101, 38 dei quali nelle ultime 24 ore. E sono per la maggior parte senzatetto, le vittime del freddo polare che da giorni attanaglia il Paese con temperature che si aggirano sui meno 20 gradi, con punte arrivate nella notte anche fino a meno 33. Lo riferisce il ministero per le Emergenze di Kiev, precisando che le altre vittime sono decedute in case prive di riscaldamento. Il governo ha allestito tende riscaldate e rifugi d’emergenza per i clochard, mentre sono stati presi d’assalto anche gli ospedali: nell’ultima settimana circa 1250 persone si sono rivolte a strutture sanitarie in tutto il Paese per ipotermia o principi di congelamento, e una decina sono le vittime per patologie connesse con il freddo. Purtroppo l’Ucraina non è l’unico Paese in cui ci sono state vittime: il ministero dello Sviluppo sociale russo riferisce di 64 persone morte assiderate nel mese di gennaio. Anche in Polonia la colonnina di mercurio è scesa a 30 gradi sotto zero causando 29 morti. Di 22 vittime è, finora, il bilancio in Romania, almeno 10 in Bulgaria e altrettante in Lettonia, mentre si registrano decessi anche in Austria, Grecia e Repubblica Ceca. In Serbia, dopo giorni di intense nevicate che hanno causato 8 morti e isolato interi villaggi, oggi la neve ha ricominciato a cadere sulle zone di montagna anche del vicino Montenegro. Le previsioni meteo, infine, riferiscono di nuove nevicate attese a Berlino, in Gran Bretagna e in Francia, dove l’allarme è scattato in 41 regioni, mentre anche l’Italia è stretta nella morsa del gelo e della neve, che da stamattina cade copiosa anche su Roma. (a cura di Roberta Barbi) RealAudioMP3

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